Auto, liquori e camomilla: la Chivasso che non c'è più
Importanti ditte simboli di un passato glorioso
Auto, liquori e camomilla: la Chivasso che non c'è più. Dalla «Caesar» alla «Garetti&C», simboli di un passato glorioso. Impossibile dimenticate la ditta fondata da Antonio Parigi, che ricevette numerosi riconoscimenti per i suoi prodotti.
La Chivasso che non c'è più
Tutti certamente conoscono la storia dei Nocciolini, che in origine si chiamavano Noisettes. Oltre alla delizia dolciaria, vi siete mai chiesti di quante idee, aziende e ditte più o meno famose siano nate a Chivasso? Se proviamo a grattare leggermente la superficie della storia, scopriremo che nel corso del tempo, la città sorta sulla riva sinistra del fiume Eridano, ha dato i natali anche ad altre attività.
Le ditte Parigi Antonio e Gancia
Prima fra tutte, non possiamo non citare la ditta «Parigi Antonio», particolarmente rinomata per il suo Elixir «Camomilla Parigi», un vero concentrato di Camomilla. La prima sede fu il palazzo Crosa (oggi Fassola) in via Borla, e successivamente in via Torino 15 in origine prima sede della «Asti Gancia». Nel corso della sua vita, la ditta fondata da Antonio Parigi, ricevette numerosi riconoscimenti nazionali ed esteri per l’alta qualità dei suoi prodotti. La ditta cessa l’attività nel 1964.
Come riportato nelle righe precedenti, non è un mistero che già nel 1850 «circa», la ditta Gancia, aprì una propria cantina nella sopra citata Via Torino 15 a Chivasso.
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La ditta «G. Garetti e C.
Rimanendo sempre in tema di liquori e bevande alcoliche, è giusto menzionare anche la ditta «G. Garetti e C.», che dal 1859 sempre a Chivasso, come è facile intuire, produceva vini, liquori e Vermouth; quest’ultimo, soprattutto nelle versioni bianco e bitter. Di questo nome, oggi rimangono ben poche tracce. Di tanto in tanto, nei mercatini dell’antiquariato oppure online, è possibile trovare qualche cartolina e insegna pubblicitaria.
Oltre alla spiccata propensione per i prodotti alcolici, Chivasso ha sempre avuto una vocazione automobilistica. Infatti oltre allo storico stabilimento Lancia, nel 1911 Chivasso diede i natali alla «Scacchi & C. – Fabbrica Automobili», nata dalla mente dell’ingegnere Cesare Scacchi, (che già aveva lavorato in FIAT), producendo vetture con i marchi Scacchi per l’Italia e Caesar per il Regno Unito. Quest’ultimo, divenne presto celebre per il modello A70 20/30 HP con motore V4 di 4400cc, il modello B80 35/45 HP e il modello C90 Sport sempre con motore V4 ma dalla esuberante cilindrata di 5341cc. Punta di diamante della produzione Scacchi, era il modello 24/80 HP dalla mostruosa cilindrata di 6283cc. Nel 1914, una Caesar C90 SPORT 50 HP partecipa alla 9° Targa Florio – 3° Giro di Sicilia ottenendo vari riconoscimenti. Sfortunatamente, l’avventura di Cesare Scacchi avrà vita breve. Nel 1915 la torinese Diatto, (seconda per dimensioni soltanto alla FIAT), rilevò chivassese, relegando i nomi Scacchi e Caesar nella scatola dei ricordi.