Delitto dei Murazzi: l'omicida è sano di mente e sarà processato
L'uomo aveva ucciso Stefano Leo con una coltellata

C'è una svolta nel delitto dei Murazzi di Torino. L'omicida di Stefano Leo sarà infatti processato perchè ritenuto in grado di intendere.
Delitto dei Murazzi
Said Mechaquat l'uomo che ha commesso il delitto dei Murazzi è capace di intendere e di volere e quindi sarà processato. E' questo quanto emerso in seguito ad una perizia la cui relazione è stata consegnata ai giudici nei giorni scorsi. L'uomo quindi avrebbe accoltellato Stefano Leo con la consapevolezza di quello che stava facendo.
Le udienze
L'udienza inoltre è stata rinviata a causa dell'emergenza sanitaria per il Coronavirus. Con molta probabilità, l'udienza sarà fissata entro giugno. Basilio Foti, l'avvocato difensore di Said Mechaquat ha richiesto il rito abbreviato.
L'omicidio
Il giovane Stefano Leo era stato ucciso il 23 febbraio 2019 con una coltellata alla gola mentre si trovava nell'area dei Murazzi di Torino. L'arma del delitto, un coltello era stato occultato nei pressi di piazza d’Armi a Torino da Said Mechaquat, arrestato pochi mesi dopo il delitto. Sulla vicenda avevano anche indagato i Ris di Parma attraverso una delega formulata dalla Procura della Repubblica di Torino che coordina le indagini. Erano stati proprio i Ris a trovare sulla lama del coltello materiale biologico di Stefano Leo.
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Per quanto sia possibile celebrare le udienze con detenuti anche durante l'emergenza Coronavirus che ha bloccato tutti gli altri processi, è stata prevista la possibilità per gli imputati di scegliere se chiedere o no, un rinvio. E il difensore di Said, l'avvocato Basilio Foti, ha optato per questa scelta: "Ho chiesto tempo - ha spiegato - anche per studiarmi questa perizia che dovrà essere discussa in udienza. È una questione troppo seria, il nostro consulente è di un'altra opinione e la personalità di Said è complessa ". L'opportunità del rinvio, prevista per i detenuti in tutta Italia, non considera invece l'opinione delle parti offese, interessate ad avere processi in tempi rapidi. Per i genitori di Stefano Leo, assistiti dall'avvocato Niccolò Ferraris, è ovviamente fondamentale avere "giustizia " per l'assurda morte del figlio. Non dovrebbe essere comunque un rinvio molto lungo: il gup Gallesio potrebbe fissare la prossima udienza entro giugno.