SALUGGIA

Deposito nucleare, la minoranza di Saluggia: "Ora rispettate i tempi"

L'intervento di "Un’Altra Saluggia è Possibile".

Deposito nucleare, la minoranza di Saluggia: "Ora rispettate i tempi"
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Deposito nucleare, la minoranza "Un’Altra Saluggia è Possibile" di Saluggia interviene dopo la pubblicazione della Cnapi: "Ora rispettate i tempi".

Deposito nucleare, l'intervento della minoranza

Anche i consigliere d'opposizione di Un’Altra Saluggia è Possibile intervengono dopo la pubblicazione della Cnapi:

Come Consiglieri Comunali di Un’Altra Saluggia è Possibile accogliamo positivamente la notizia della pubblicazione, da parte di SOGIN, della CNAPI, la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee ad ospitare il Deposito Nazionale definitivo di scorie radioattive a media e bassa attività. Erano 6 anni che come saluggesi attendavamo questa notizia, e ora che è stata pubblicata ci auguriamo che i tempi previsti per la sua realizzazione vengano rispettati.
Ovviamente non ci stupisce sapere che Saluggia e Trino non sono tra le 67 aree potenzialmente idonee individuate.
Già i criteri di localizzazione definiti da ISPRA (oggi ISIN) nella Guida Tecnica n. 29 avevano evidenziato l’inidoneità dei due siti vercellesi ad ospitare le scorie. La CNAPI ha semplicemente confermato in modo definitivo che qui le scorie non possono oltremodo rimanere.
Il Deposito Nazionale è un’infrastruttura necessaria per l’Italia, perché non è possibile continuare ad avere più siti sul territorio nazionale dove sono stoccate in modo temporaneo le scorie. La stesura della CNAPI è un tassello importante per arrivare al tanto sperato decomissioning dei siti che la stessa carta ha confermato essere inidonei ad ospitarle oltremodo in depositi che la stessa Sogin ha definito essere temporanei.
La pubblicazione è però solo il primo passo. Ora si dovranno analizzare in modo serio e rigoroso se i criteri che hanno portato ad individuare 67 aree potenzialmente idonee in appena 7 Regioni Italiane siano stati correttamente applicati.
Il pericolo NIMBY (Not In My Back Yard – non nel mio cortile) non sia alibi per ulteriori ritardi. La CNAPI era pronta dal 2015 e la sua pubblicazione non poteva essere ulteriormente rimandata; occorre però constatare che solo ora, finalmente, il “nucleare” sia tornato al centro delle cronache del Paese.
Purtroppo eravamo consapevoli che molti sindaci e cittadini, nel vedersi inseriti in un’area atta ad ospitare il Sito Unico Nazionale, avrebbero da subito sollevato critiche alla realizzazione nel proprio territorio. Ma è giunto il momento che l’Italia riprenda al più presto il percorso previsto dal Programma Nazionale per la gestione del materiale radioattivo fermo da cinque anni, che, attraverso la localizzazione del sito “meno inidoneo”, dovrà portare a risolvere definitivamente la questione dello stoccaggio. Va ricordato che, oltre dover risolvere il problema delle scorie della stagione nucleare, è necessario trovare un luogo di stoccaggio sicuro anche per i rifiuti che quotidianamente vengono prodotti negli ospedali e nelle industrie più in generale.
Sindaci, cittadini e associazioni fanno bene a verificare rigorosamente se i criteri che hanno portato alla individuazione di questi siti potenzialmente idonei siano stati applicati correttamente, ma la rinata consapevolezza della “questione nucleare” non deve essere sopraffatta dalla logica del NIMBY (Not In My Back Yard – non nel mio cortile), perché si correrebbe il rischio di fornire un pericoloso alibi a Governo e Sogin per mantenere ancora a lungo le scorie in siti certificati come inidonei.
Urge quindi una presa di coscienza da parte di tutti (Governo, Sogin, Amministratori locali e cittadini) perché si arrivi al più presto, con il coinvolgimento di tutti e la massima trasparenza possibile, alla realizzazione del sito di stoccaggio definitivo nel luogo più sicuro possibile, con la consapevolezza che il nucleare da Saluggia deve andar via al più presto.

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