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Discarica, acque avvelenate

Superata nelle falde la concentrazione di ferro, manganese, nichel, cromo e ammoniaca

Discarica, acque avvelenate

Dopo i controlli svolti da ARPA Piemonte presso le discariche site in frazione Pogliani, e la valutazione della documentazione trasmessa dalla Società SGRA srl, il sindaco Claudio Castello il 23 settembre scorso ha emesso un’ordinanza ordinando alla SGRA srl di porre in atto tutte le azioni necessarie al rispetto degli obiettivi di bonifica definiti nei progetti di Messa in Sicurezza Permanente relativi alle discariche Chivasso 1 e 2.

Discarica, acque avvelenate

L’ordinanza si è resa necessaria in quanto le modalità di gestione degli impianti a servizio delle discariche, in particolare quelle relative all’emungimento di percolato, messe in atto dalla società, non garantiscono: il raggiungimento e mantenimento dei livelli di percolato definiti dal progetto di Messa in Sicurezza Permanete delle discariche Chivasso 1 e 2; il rispetto dei valori dei parametri di alcuni elementi inquinanti ai Punti di Conformità previsti dal Progetto di Messa in Sicurezza Permanente delle discariche Chivasso 1 e 2.

I Punti di Conformità (PoC) sono definiti nell’ambito del Progetto di MiSP e rappresentano uno strumento di controllo del ripristino ambientale. Sono fissati entro i confini dell’area di proprietà della Società, a valle idrogeologica della zona di bonifica e all’atto della certificazione dell’avvenuta bonifica in questi punti devono essere ripristinate le condizioni ambientali originali delle acque sotterranee.
L’ordinanza imponeva alla società un termine di 15 giorni per l’attivazione delle azioni ordinate dal provvedimento sindacale. Tuttavia, tale ordinanza risulta attualmente sospesa in via cautelare, a seguito del provvedimento del TAR Piemonte, emesso inaudita altera parte. Si è pertanto in attesa della decisione della Camera di Consiglio, fissata per la fine di novembre, sede nella quale il Comune potrà rappresentare le proprie ragioni e far valere i rilevanti interessi pubblici coinvolti, connessi alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica, nonché alla corretta esecuzione degli interventi di bonifica sul territorio comunale.

Costituzione in giudizio

Il 20 ottobre, invece, il dirigente dell’Ufficio Tecnico Fabio Mascara ha firmato la determina con la proposta di costituzione in giudizio dell’Amministrazione Comunale nella vertenza instaurata dalla SGRA davanti al Tar del Piemonte.
Nelle sette pagine del documento ripercorre l’intera vicenda, che affonda le proprie radici a una ventina di anni fa. A complicare le cose, la comunicazione alla società, nel mese di giugno, «Che a seguito della valutazione istruttoria è stato rilevato che in data 10 giugno 2025 la Financial Supervision Commission (FSC), autorità di vigilanza finanziaria bulgara del settore assicurativo, ha emesso provvedimento di divieto temporaneo di sottoscrizione di contratti transfrontalieri per la società “Insurance JSC Dallbogg life and health”», che la SGRA aveva contattato per una polizza fidejussoria.

Tornando alla discarica vera e propria, si legge ancora che «L’innalzamento continuo del percolato a causa dell’insufficiente emungimento ed allontanamento dello stesso da parte della società SGRA srl comporta l’aumento della concentrazione degli inquinanti delle acque sotterranee, in quanto, l’incremento di pressione sui teli di protezione posti a fondo e bordo vasca danneggia i suddetti teli, peraltro già compromessi dalle infiltrazioni che hanno causato la presenza degli inquinanti nelle falde sotterranee superficiali», e che «Il rischio di inquinamento delle falde è incrementato dall’inattività della barriera idraulica».

Sul percolato, invece, «Nonostante l’accumulo significativo all’interno degli invasi di discarica e la saturazione dei serbatoi di stoccaggio la Società non ha attivato azioni di allontanamento supplementari di percolato tramite aziende specializzate in trasporto e smaltimento di percolato».
Rilevato poi il «Superamento delle concentrazioni di alcuni inquinanti (Ferro, Manganese, Nichel, Cromo ed Ammoniaca) nelle acque di falda ed in particolare del Nichel e Manganese ai pozzi PoC S10 e S12 (Punti di Conformità)».