Distruggono una casa a colpi d’accetta: denunciati 12 ragazzini
Le indagini dei Carabinieri supportate dalle telecamere di sorveglianza. Danni per 50 mila euro
Senza arrivare al caso limite e orribile di Rivoli (un uomo di 50 anni torturato da due minorenni, che volevano i suoi soldi, in una cascina diroccata), non passa quasi giorno senza che le cronache raccontino di «baby gang» impegnate a fare le peggio cose anche in contesti giudicati tranquilli.
Distruggono una casa a colpi d’accetta
A Casalborgone, poco più di 1900 abitanti sparsi tra borgate e cascine, da giorni ci si interroga su cosa possa aver trasformato una dozzina di ragazzini, residenti in paese, a San Sebastiano e a Berzano San Pietro, in vandali fatti e finiti in grado di distruggere a colpi d’accetta una villa di strada Moncalvo, una traversa della provinciale per Berzano.
Tutto ha inizio nei primi giorni dell’anno, quando ai carabinieri della Stazione di Casalborgone, al comando del Maresciallo Americo Celani, arriva la segnalazione di danneggiamenti ai danni di una casa utilizzata quasi esclusivamente nel periodo estivo. Nulla sembra più di una ragazzata: indagini veloci, lineari, tre minorenni individuati e messi di fronte alle proprie responsabilità.
Qualche tempo dopo, però, il padrone di quella casa, che vive all’estero, avrebbe bussato alla porta della caserma mostrando ai militari una serie di filmati, registrati delle telecamere di sorveglianza interne, che hanno fissato un episodio di vera e propria devastazione subito dall’immobile: porte e finestre distrutte a colpi d’accetta, televisori e suppellettili lanciati dal balcone, documenti bruciati tra le risate e smartphone con la videocamera accesa.
Denunciati 12 ragazzini
A questo punto gli uomini dell’Arma hanno deciso di andare a fondo della vicenda, e partendo dai tre ragazzini di cui sopra, classe 2009, sono riusciti ad identificare altri nove loro coetanei (presenti quel giorno) tutti poi denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino per furto aggravato e danneggiamento.
Stando ad un primo accertamento i danni ammonterebbero a quaranta, cinquanta mila euro, ed è molto probabile che a risponderne saranno le famiglie degli studenti. Resta da capire quale sia stata la causa scatenante, se la «noia» o qualche forma di emulazione verso video trovati sul web.