Don Luca: Agli italiani gli stessi aiuti dei migranti
Dare voce a chi non ha voce e costruire il futuro tutti insieme, tendendo la mano in aiuto dei poveri e dei bisognosi. Sono le parole pronunciate da don Luca Pastore, parroco di Spineto e Ingria ed ex parroco di Chivasso, che è intervenuto giovedì 12 ottobre, alla Casa della Musica di Castellamonte alla serata «Migrare, ieri e oggi e domani?». «Con il mio intervento ho voluto sottolineare come la Chiesa in questi anni sia stata a disposizione e a difesa di tutte le persone che hanno bisogno o che si trovano in uno stato di difficoltà, senza distinzioni di colore della pelle e di religione. Perché siamo operatori di pace e davanti a Dio siamo tutti uguali. Non c'è una graduatoria di bisognosi, né una distinzione tra uomini da aiutare. Non c'è solidarietà di serie A e di serie B. Come stiamo facendo sia con il progetto diocesano con il delegato vescovile, don Angelo Bianchi, sia con la Caritas con il diacono, Emiliano Ricci, sia con l'opera della San Vincenzo de Paoli, sono tante le forme con cui la Chiesa si fa braccia per rendersi presente ed aiutare chi ha bisogno». Tutto questo cercando di coinvolgere il più possibile la gente in modo che non sia solo spettatrice o «oracolo di sventura», ma facendo in modo che partecipi attivamente alle missioni di carità pastorale.