SETTIMO

Donna salvata per miracolo dai passanti

La prima ad intervenire è stata la Samantha Fabbricatore.

Donna salvata per miracolo dai passanti
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Una donna di 60 anni, lo scorso giovedì è stata salvata dopo un malore che le aveva causato un arresto cardiaco.

Donna salvata per miracolo dai passanti

Stava camminando lungo il tratto di via Italia compreso tra le vie Astegiano/Matteotti e via Buonarroti a Settimo Torinese quando di punto in bianco è caduta a terra. C’è chi è intervenuto pensando a uno svenimento e chi ha cercato di chiamare immediatamente i soccorsi. E’ stato un «lavoro di squadra» al quale nessuno, in quel momento, era preparato. Sono stati attimi concitati e di grande paura, ma ognuno - nei limiti del possibile - ha mantenuto la calma e ha tentato di rianimare la donna in attesa dell’arrivo dei sanitari della Croce Rossa di Settimo e dei carabinieri. Ora è fuori pericolo. Una storia a lieto fine, merito soprattutto dei soccorritori: sia le persone intervenute immediatamente sia il personale di Croce Rossa. Ma anche merito dell'attività di prevenzione svolta dalla comunità e dalle istituzioni nel suo complesso. Quel defibrillatore era stato installato neanche due settimane fa, grazie a un progetto del Comune sviluppato in collaborazione con l'azienda Italian Medical System Srl Società Benefit.

La prima ad intervenire è stata la Samantha Fabbricatore

La brandizzese Samantha Fabbricatore è stata la prima persona a intervenire per tentare di soccorrere la donna che in via Italia aveva accusato quel malore improvviso che ha rischiato di costarle la vita. «Sembra tutto così casuale. Non venivo a Settimo da un po’ - spiega al telefono -, io abito a Brandizzo. Ma quella mattina dovevo sbrigare delle commissioni per l’attività per cui lavoro. Anche la coda in banca e quelle che ognuno di noi considererebbe una perdita di tempo sembravano fatte apposta». Perché Samantha camminava proprio dietro la sessantenne. «L’ho vista cadere a terra all’improvviso e battere il capo sulla passeggiata. Ho pensato subito a uno svenimento e come prima cosa le ho sollevato le gambe». Poi, intorno a lei, sono arrivati alcuni altri passanti che si sono prodigati per i primi soccorsi. «A un certo punto ho detto a un ragazzo di allertare il 112 e di chiedere il supporto medico e, nel frattempo, in vivavoce rispondevamo alle domande che ci venivano poste dall’operatore». Ma all’improvviso la situazione è sembrata precipitare. «Il respiro della donna era fermo da pochissimi secondi. Così ho iniziato a praticarle il massaggio cardiaco». Ma Samantha non è stata la sola e lo ammette. «Devo attribuire ogni onore a quell’uomo a me sconosciuto che si è fermato e che mi ha dato il cambio nel praticare il massaggio cardiaco. Mi ha solo detto: “Sono qui per aiutarti, per aiutare questa donna”. Avevo fatto un corso per le manovre salvavita da soffocamento e sono felice di averlo fatto. I miei pensieri sono per quella donna che mi piacerebbe abbracciare, per chi, come quell’uomo e i sanitari della Cri - tempestivi nel loro intervento - hanno permesso di salvarle la vita».

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