caluso

Dopo il nubifragio... ora si contano i danni: i raccolti saranno dimezzati

Una grandinata e raffiche di vento senza precedenti hanno generato spavento tra le persone e danni in molti casi ingenti ad abitazioni e colture

Dopo il nubifragio... ora si contano i danni: i raccolti saranno dimezzati
Pubblicato:

Nubifragio, qualche giorno dopo. A distanza di 2 settimane si fa il bilancio del nubifragio che si è abbattuto su capoluogo e frazioni nella tarda serata di sabato 27 maggio, una grandinata e raffiche di vento senza precedenti hanno generato spavento tra le persone e danni in molti casi ingenti ad abitazioni e colture.

Dopo il nubifragio... ora si contano i danni: i raccolti saranno dimezzati

È possibile fare un bilancio dei danni e ipotizzare previsioni di ripristino dove necessario? «Il violento nubifragio abbattutosi su Caluso la sera del 27 maggio ha causato parecchi danni soprattutto ai vigneti, abitazioni e edifici pubblici – dichiara il sindaco Maria Rosa Cena - si è in particolare verificata un’infiltrazione di acqua all’interno della palestra della Scuola Primaria G. Giacosa ed è stato inoltre danneggiato, a seguito della caduta di un albero, il tetto dell’edificio comunale che ospita l’Asilo Nido Baby Club. Alcuni alberi sono caduti in prossimità del cimitero e all’interno del Parco Spurgazzi, ma i danni sono stati contenuti grazie ai periodici interventi di analisi e di potatura delle piante effettuata da un dottore forestale incaricato dal Comune. In due siti si è verificato un cedimento del manto stradale a causa del sollevamento dei tombini fognari per l’ostruzione causata dalla grande quantità di grandine caduta. Tali punti sono stati prontamente transennati e segnalati a SMAT per la riparazione.

Cantine e garage allagati

I maggiori danneggiamenti si sono verificati nelle zone di viale Europa, area mercatale, via Ajmonetti, dove l’acqua ha raggiunto circa un metro di altezza specialmente nei garage interrati e nelle cantine. Alcune abitazioni hanno subito importanti danni alle coperture. Si è inoltre verificato un parziale allagamento della sede dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino ubicata all’interno di Palazzo Valperga. Alcuni cittadini hanno segnalato criticità nelle loro abitazioni e hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che ringraziamo per il pronto intervento e per essere riusciti a coordinare le operazioni, grazie anche alla postazione fissa istituita in Piazza Valperga. Al momento si stanno ultimando i lavori di pulizia all’interno del Parco Spurgazzi la cui riapertura è prevista per il fine settimana. Si sta inoltre cercando di verificare l’entità dei danni nei Sentieri delle Pietre Bianche per poter riprendere le attività sportive. Consapevoli del fatto che si sarebbero potute avere problematiche maggiori, si continueranno a garantire le dovute analisi e potature, annuali nel Parco Spurgazzi e periodiche nelle aree attigue alle scuole, degli alberi e si continuerà altresì a garantire la manutenzione ordinaria dei tombini e degli edifici comunali. Ringraziamo tutti i cittadini e il Gruppo della Protezione di Caluso per la collaborazione prestata durante e dopo l’evento».

La conta dei danni la fanno anche gli agricoltori

«Sicuramente il danno maggiore si riscontra nel capoluogo piuttosto che nelle frazioni – dichiara Luca Chiaro vicesindaco e agricoltore – tuttavia le colture primaverili sono state danneggiate dalla forte pioggia un po’ ovunque, quindi per il mais, per fare un esempio, il raccolto sarà come minimo dimezzato o forse anche di più. Con le associazioni di categoria abbiamo concordato di inoltrare una richiesta alla Regione Piemonte come emergenza climatica, speriamo ci diano gli aiuti che ci servono in tempi brevi. Per assurdo siamo passati in poche ore dall’emergenza siccità all’emergenza inondazione». E vediamo un’analisi più dettagliata delle conseguenze del maltempo sulle coltivazioni. Partiamo dai danni alle colture cerealicole: per grano e orzo sono molti i danni da grandine oltre all’allettamento, più precisi si potrà essere solo alla raccolta, ma credo sia quantificabile al 30-40% con percentuale più alta sull’orzo che era in fase più avanzata - dichiara Lodovico Actis Perinetto presidente del Consorzio del Canale Demaniale di Caluso e agricoltore - il fieno è stato allettato e la continua pioggia che si sta protraendo ne sta pregiudicando la qualità. Il mais, che in un primo momento sembrava il più danneggiato di tutte le colture cerealicole, si sta invece riprendendo molto bene essendo in fase ancora molto iniziale del suo sviluppo, per cui potrebbe riportare pochi danni. Grossi danni invece per la vite nelle zone dove la grandine ha picchiato più forte, credo sia pregiudicata la produzione con riflessi anche sulle stagioni successive. Naturalmente disastro quasi completo sulle colture ortive e frutticole, è vero che riguarda più che altro coltivazioni di carattere privato essendo la nostra zona dedita all’orticoltura famigliare, ma comunque sempre di danno all’economia si tratta».

Seguici sui nostri canali