chiesa in lutto

È morto il Papa emerito Benedetto XVI

Fu Papa dal 20 aprile del 2005 al 2013, poi le dimissioni

È morto il Papa emerito Benedetto XVI
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È morto oggi, sabato 31 dicembre 2022, Joseph Ratzinger, il papa emerito Benedetto XVI. Aveva 95 anni.

È morto il Papa emerito Benedetto XVI

La Chiesa e il mondo intero sono in lutto per la morte di Joseph Ratzinger, il papa emerito Benedetto XVI. Si è spento alle 9.34 di oggi, sabato 31 dicembre 2022, così come confermano fonti del Vaticano.

L'ex pontefice di origine tedesca, che nel 2013 si ritirò a vita privata dopo le "dimissioni". Aveva rinunciato al ministero petrino, lasciando il posto a capo della Chiesa Cattolica a Jorge Bergoglio.

Il Papa emerito Benedetto XVI era da tempo malato, ma le sue condizioni di salute si erano aggravate nelle ultime ore.

La sua vita

Joseph Ratzinger era figlio di un commissario di gendarmeria e di una ex cuoca. Nato nel 1927 a Marktl am Inn, in Baviera, era il terzo figlio. Il padre era un anti-nazista.

Fu ordinato diacono nel 1950 e l'anno successivo, all'età di 24 anni, fu ordinato presbitero assieme a suo fratello maggiore Georg.

Prima di esser eletto Papa, il venerdì 8 aprile 2005, come decano del Sacro Collegio, presiedette i funerali di Giovanni Paolo II. Qualche giorno dopo, il 20 aprile, fu nominato Papa durante il secondo giorno del conclave. Scelse il nome di Benedetto XVI, come ha spiegato in seguito lui stesso, "per riallacciarmi idealmente al venerato pontefice Benedetto XV, che ha guidato la Chiesa in un periodo travagliato a causa del primo conflitto mondiale".

Il messaggio del Vescovo di Ivrea

Il Vescovo di Ivrea Edoardo Aldo Cerrato, scrive:

Carissimi Fratelli e Sorelle,
ci giunge in questo momento la dolorosa notizia che Sua Santità Benedetto XVI, alle 9,34 di questa mattina, ultimo giorno dell’Anno civile, mentre la Chiesa si sta preparando a cantare il Te Deum e a celebrare l’Ottava del Natale, ha concluso il suo cammino quaggiù e già ha visto, splendente di gloria e di misericordia, il Volto amato del Suo Signore. Questo non è il momento delle commemorazioni.

Il mio messaggio è invito alla preghiera affinché il Signore accolga l’anima buona del Papa che tanto abbiamo amato e dal cui luminoso Magistero siamo stati sostenuti. Solo desidero ricordare le parole che Egli ha pronunciato con la voce, fin che lo ha potuto fare, e con il cuore negli ultimi tempi: “Mi preparo non per una fine, ma per un Incontro”!

Grazie, Signore per il dono che, nella persona di Papa Benedetto, hai fatto alla Chiesa e al mondo! Accoglilo nella pace grande che Egli ha sperimentato come dono Tuo anche nei momenti difficili della vita. Fa che risuonino oggi, nei nostri cuori e nelle nostre menti, le Sue parole: “Alla nascita va associata la certezza che è un bene esserci…Viviamo, allora, nella certezza che solo Dio può dare: è bene che tu ci sia. Ne puoi essere certo, qualunque cosa accada”.

Con grande dolore, ma nella luce di Cristo Salvatore

L'Arcidiocesi di Vercelli

L'Arcidiocesi di Vercelli riporta così sul suo sito:

L’Arcidiocesi di Vercelli, accomunata nel dolore e nella speranza cristiana nella Risurrezione, si stringe attorno a Papa Francesco per la scomparsa del suo predecessore, il Papa emerito Benedetto, ricordandone l’elevato profilo spirituale, teologico e culturale.

Nato alla vita terrena il Sabato santo del 1927, il Pontefice si è ricongiunto al Cielo nell’Ottava del Natale, celebrazione festosa per eccellenza della Incarnazione del nostro Redentore, alla vigilia della Solennità della Madre di Dio.

La Diocesi commossa lo ricorda nella sua visita a Vercelli avvenuta il 14 giugno 1996, nel corso della quale visitò anche la sede del Corriere Eusebiano, e mise in luce la finezza, signorilità e garbo del tratto umano che sempre lo contraddistinse.

Ne ricordiamo anche la visita alla Sindone, nel duomo di Torino, il 2 maggio 2010, con quei cinque minuti trascorsi nella trasfigurazione orante, inginocchiato, con quella preghiera proferita dal corpo più che dalle labbra.

“Ci uniamo al cordoglio della chiesa universale per la morte di Benedetto. Nella messa che celebrerò stasera al monastero di Roasio pregheremo per la sua anima buona. È come se fosse morto un papà nella nostra grande famiglia” queste le parole dell’Arcivescovo Marco Arnolfo.

Adesso egli è avvolto interamente dalla luce di quel Mistero, quaggiù soltanto percepito, ma ora finalmente contemplato nella visione beatifica del suo Signore, per cantarne le lodi nella bellezza di una Liturgia, tanto amata su questa terra e destinata ad essere senza fine.

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