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Edilizia, 47 imprese sono irregolari

L’attività ha portato, al deferimento di 39 datori di lavoro per violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza.

Edilizia, 47 imprese sono irregolari
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Alla luce dell’incremento dei lavori nel settore edile, beneficiario di interventi fiscali, i Carabinieri della Provincia di Vercelli hanno sviluppato nel corso dell’intero anno, una serie di controlli.

Controlli nelle aziende edili

Alla luce dell’incremento dei lavori nel settore edile, beneficiario di interventi fiscali, i Carabinieri della Provincia di Vercelli hanno sviluppato nel corso dell’intero anno, una serie di controlli finalizzati a vigilare, sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla corretta instaurazione dei rapporti di lavoro, in sinergia con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro e le ASL operanti sul Territorio.
L’attività ispettiva è stata condotta, su 55 imprese del settore edile operanti sul territorio provinciale, dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dalle Stazioni Carabinieri. Ben 47 imprese sono risultate irregolari sotto l’aspetto della sicurezza o per l’impiego irregolare di lavoratori.

Le denunce

L’attività ha portato, al deferimento di 39 datori di lavoro per violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza, all’individuazione di 44 posizioni lavorativi irregolari sotto il profilo previdenziale, che ha permesso di avviare al recupero i relativi contributi INPS che erano stati evasi per l’importo complessivi  260 mila euro, oltre alla contestazione di 5 rapporti di lavoro in “nero”.

Le irregolarità

Le irregolarità maggiormente riscontrate hanno riguardato il pericolo di caduta dall'alto e la mancata protezione delle aperture verso il vuoto, il rischio elettrico, l'omessa fornitura di dispositivi di protezione individuale, l'omessa o incompleta redazione del (piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi, per le quali sono state comminate sanzioni per oltre 100 mila euro. Non sono però mancate anche le sanzioni nei confronti dei lavoratori che, avendo ricevuto una adeguata formazione e informazione sui rischi non hanno utilizzato i dispositivi di protezione individuali forniti dalle rispettive imprese, quali ad esempio i c.d. caschetti per la protezione del capo e le imbracature di protezione contro la caduta dall’alto.

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