La rabbia dei residenti

Ennesimo grave incidente in via Rigazzi a Chivasso

«Velocità folli, servono velox e dissuasori».

Ennesimo grave incidente in via Rigazzi a Chivasso
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Trenta giorni di prognosi per Giuseppe Todisco, classe 1988, il verolenghese coinvolto nell’incidente avvenuto nel pomeriggio di venerdì 15 aprile lungo via Rigazzi, alla periferia nord di Chivasso, la nuova «bretella» che collega la vecchia via Rivera con frazione Torassi.

Ennesimo grave incidente in via Rigazzi

Stando ad una prima ricostruzione di quanto avvenuto, curata dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Chivasso coordinati dal Maresciallo Davide Martoscia, in fase di sorpasso Todisco avrebbe perso improvvisamente il controllo della sua MG 25 (vettura sportiva costruita su base Rover) finendo con le ruote sulla rampa sterrata che porta ad una cascina.
Ormai ingovernabile, la MG ha proseguito la propria corsa per un centinaio di metri, ribaltandosi e urtando una Renault Modus.
La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente, con l’invio sul posto delle ambulanze del 118, dei Vigili del Fuoco di Chivasso e di pattuglie dell’Arma. Le condizioni di Giuseppe Todisco sono apparse da subito serie, anche perché l’abitacolo della sua auto era totalmente schiacciato, ed è stato quindi disposto il trasferimento all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino.

La rabbia dei residenti

L’incidente di venerdì ha scatenato per l’ennesima volta la rabbia dei residenti, che da anni segnalano l’estrema pericolosità di una strada che in molti scambiano per una «pista» lungo cui scatenare auto e moto. La Polizia Locale nelle ultime settimane ha effettuato servizi con l’autovelox, ma per le famiglie che vivono lungo via Rigazzi questo non basta: «Servono dossi, o un autovelox fisso, perché tutti sanno che i controlli sono l’eccezione. Nei primi tempi, non conoscendola ancora andavano tutti piano, ora invece non è raro trovare persone che la percorrono ai 120, 140 km/h, magari per portare i figli a scuola».
Erba e velocità sono poi un mix micidiale quando si pensa alle stradine laterali che si immettono su via Rigazzi: «Noi non vediamo loro e loro ovviamente non vedono noi: rischiamo la vita ogni volta che usciamo di casa».
Un’alternativa proposta dai residenti è quella di realizzare una rotonda all’intersezione con via dei Soldati Polacchi: «Così almeno sarebbero costretti a rallentare...»

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