il caso

Entrano nella palestra e distruggono lo spogliatoio

La società di Hit Ball di Chivasso aveva chiuso la stabile e aveva dato appuntamento al martedì successivo.

Entrano nella palestra e distruggono lo spogliatoio
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Dopo aver concluso gli allenamenti e sistemato la palestra di piazza Sandro Pertini di Verolengo, la società di Hit Ball di Chivasso aveva chiuso la stabile e aveva dato appuntamento al martedì successivo.

Entrano nella palestra e distruggono lo spogliatoio

Dopo aver concluso gli allenamenti e sistemato la palestra di piazza Sandro Pertini di Verolengo, la società di Hit Ball di Chivasso aveva chiuso la stabile e aveva dato appuntamento al martedì successivo.
La palestra sarebbe dovuta rimanere vuota per quattro giorni ma non è stato così perché la società sportiva al suo rientro martedì ha trovato tutto a soqquadro come ha spiegato al Comune e ai carabinieri della stazione di Verolengo.

Il racconto

«Dopo l'ultimo allenamento di giovedì 8 abbiamo chiuso tutto e siamo andati via. - spiega Manuel Marino, presidente della società che opera anche a Verolengo - Martedì 13 luglio, al nostro rientro abbiamo trovato la situazione che si vede nelle foto: materiale sparso in giro, segnapunti rotto e la porta dell'armadietto divelta. Abbiamo avvisato il Comune e depositato la denuncia presso i Carabinieri».

Dopo gli atti di vandalismo al polivalente

Un fatto vergognoso quello che è accaduto a Verolengo, la casa per le associazioni sportive ma anche la palestra della scuola media.
Tutto questo è avvenuto a poche settimane dall’intromissione da parte di ignoti anche all’interno del nuovo salone polivalente, struttura che non è ancora stata assegnata dal Comune. E quella volta come questa, sarà difficile dare un nome ai vandali.
«A quanto pare la denuncia sarà inutile perché le telecamere non erano puntate verso l'ingresso della palestra - spiega ancora Marino -Non è stato rubato nulla ma hanno danneggiato l'attrezzatura per un centinaio di euro. Tra l'altro non hanno colpito solo i nostri beni dell’associazione ma anche il mobiletto del karate».
Elisa Giordano

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