GIOCAVA NEL BRANDIZZO

Morto sul campo sportivo di Mazzè: la moglie chiede giustizia

Il timore è che l'inchiesta penale sulla vicenda di suo marito si sia conclusa troppo in fretta e con analisi superficiali.

Morto sul campo sportivo di Mazzè: la moglie chiede giustizia
Pubblicato:

Era morto sul campo sportivo di Mazzè: la moglie chiede giustizia Cristina Colucci chiede giustizia per Roberto D'Orlando.

Chi era Roberto D'Orlando

da PrimaTorino.it

45 anni, originario di Collegno, fabbro di mestiere, calciatore nel cuore, lo stesso cuore malato del capitano della Fiorentina Davide Astori, scomparso il 4 marzo  2018. Infatti, ad accomunare i due c'è, oltre alla passione per il pallone, una miocardiopatia aritmogena. Peccato che la faccenda Astori a distanza di due anni non si sia ancora del tutto conclusa con due fascicoli e due medici indagati, per D'Orlando invece si è stati molto più sbrigativi.

Cosa si poteva fare

Il 21 settembre 2015 D'Orlando entra in campo a Mazzé e a dieci minuti dalla fine della partita crolla a terra. Una settimana prima il medico sportivo lo aveva dichiarato idoneo all'attività sportiva. Su di lui il procedimento penale avviato dalla procura di Ivrea è già stato archiviato nonostante l'opposizione della famiglia di D'Orlando. La consulenza del medico legale incaricato dalla procura, infatti, aveva stabilito che non era possibile stabilire l'esatta responsabilità del medico sportivo.

Eppure D'Orlando non aveva un quadro clinico semplice, aveva avuto un ictus nel 2013 ed era stato ricoverato  nel 2014 per problemi cardiaci.  Tuttavia, il certificato rilasciato il 18 settembre aveva escluso controindicazioni per patologie pregresse all'attività agonistica.

La paura della vedova di D'Orlando

Il timore della vedova, che ora si rivolgerà al tribunale civile, è che l'inchiesta penale sulla vicenda di suo marito si sia conclusa troppo in fretta e con analisi superficiali (ad esempio non è stato preso in considerazione l'elettrocardiogramma originale e si sono guardati vecchi certificati) basandosi oltretutto su linee guida americane molto più morbide rispetto a quelle ministero della salute.

Seguici sui nostri canali