SALUGGIA

Era un’anima buona, l'addio a Mario Tappari

Ha dedicato la vita alla fede e ad aiutare il prossimo

Era un’anima buona, l'addio a Mario Tappari
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Si è spento nel silenzio e in quel riserbo che lo caratterizzavano. Non amava i riflettori perché la beneficenza e la solidarietà si fa nell’ombra. Eppure il lascito di Mario Tappari, il diacono di Saluggia, è veramente immenso. Il suo esempio è un patrimonio unico che Saluggia dovrà custodire gelosamente perché persone come lui sono difficili da trovare.

Era un’anima buona, l'addio a Mario Tappari

Un uomo umile che ha sempre lavorato onestamente. Prima nelle officine Mirafiori di Torino dove il lavoro era molto duro, poi nel polo Sorin di Saluggia sino alla pensione. Lui, nonostante la tipologia di mansioni, non si è mai lamentato. Mai una parola sopra le righe, mai un giorno a casa. Sempre presente, sempre pronto a qualsiasi intervento richiedesse il suo superiore.
E così Mario era anche nell’attività parrocchiale.

Il ricordo

«Era uno dei giovani del nostro oratorio - ricorda Giovanni Momo, amico da sempre - Mario era una persona generosa, gentile e sempre disponibile con tutti. Quando è andato in pensione si è dedicato all’attività di diaconato. Ha studiato a lungo perché lui le cose le faceva soltanto se poteva farle bene. E questo suo impegno l’ha sempre portato avanti con grande amore. Ha costantemente aiutato don Michelangelo quando era in Madagascar. E’ stato al fianco, facendo tutto ciò che gli veniva chiesto dai parroci, cioè don Aldo e don Enrico.
Importante è stata la sua presenza nell’Acli per la quale ha gestito ininterrottamente l’ufficio vicino alla casa parrocchiale. Qui molte persone in difficoltà si rivolgevano a lui per le pratiche. E lui sempre pronto ad aiutarli.
E poi l’attività nella San Vincenzo, è stato al fianco delle persone più bisognose sostenendole incessantemente. Non ha mai fatto mancare i generi alimentari che servivano a queste persone.
E’ stato poi tra i fondatori e presidenti anche dell’Avis di Saluggia.
Si è fatto carico di questi incarchi svolgendoli al massimo, senza mai risparmiarsi perché era una persona buona, con un cuore immenso. Una vita dedicata al prossimo. Una bell’anima che aveva un modo di fare fraterno».

Mario ha veramente fatto solo del bene in questa sua vita terrena, un uomo che non può non esser ricordato da questa comunità che ha avuto la grande fortuna di averlo come pastore, perché Mario è stato come un parroco per Saluggia e forse, come dicono gli amici, se avesse avuto la possibilità avrebbe veramente percorso questa strada.

Il lutto

A dare l’annuncio della sua scomparsa l’Arcivescovo di Vercelli Monsignor Marco Arnolfo, il clero Eusebiano, le nipoti Renata con Carlo, Enrica con Davide, Michela con Stefano. Mario si è spento nella serata di domenica 24 marzo.

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