Escluso dalla gara perché autistico: con lui se ne va tutta la squadra
E' accaduto domenica 17 novembre a Serravalle Sesia.
Escluso dalla gara perché autistico: con lui se ne va tutta la squadra. E' accaduto domenica 17 novembre a Serravalle Sesia.
Escluso dalla gara perché autistico
Quella dei ragazzi della Flower Bike-Scuola MTB di Villareggia nella gara di ciclocross a Serravalle Sesia, domenica 17 novembre, si può considerare una grande vittoria morale, da veri sportivi questi giovani hanno vinto per avere dimostrato solidarietà nei confronti di un loro compagno autistico, Andrea. Una storia davvero toccante, quella di questo ragazzo originario di Viverone, che ai nostri tempi non dovrebbe più succedere ed invece ancora accade alla vigilia del 2020. Andrea, 16 anni, iscritto a questa società di Villareggia, non ha mai avuto problemi in passato a gareggiare in varie competizioni sino a quando, a Serravalle Sesia, si è invece trovato di fronte a giudici che hanno applicato in maniera piuttosto rigorosa la regola della Federazione Ciclistica riguardo i disabili stabilendo che lui dovesse partire per la gara trenta secondi prima gli atleti della sua categoria perchè autistico.
Con lui se ne va tutta la squadra
A quel punto, i compagni di squadra hanno deciso di rinunciare insieme al ragazzo a questa gara. «Non possiamo che essere orgogliosi di questi ragazzi, hanno davvero dimostrato un grande spirito di squadra, queste sono le vere vittorie della vita - è il commento dell’allenatore Cristian Peterlin- Normalmente Andrea, non aveva mai avuto problemi per le gare in passato. Veniva fatto partire in fondo al gruppo ma in contemporanea con gli altri. Invece, in questo caso, è stata applicata più rigidamente la norma della Federazione Ciclistica, poco chiara, che vuole che gli atleti con disabilità debbano partire «dopo» gli altri iscritti. Il problema è capire se questa parola, «dopo», è da intendersi in senso temporale o spaziale. Chiediamo adesso risposte da parte della Federazione e proponiamo di variare questo Regolamento». Si può intuire quali siano state le sensazioni della famiglia che non intende lasciare dichiarazioni e del ragazzo. «Andrea ha immediatamente compreso la situazione - riferisce Peterlin - Tanto che a Serravalle è stato lui a decidere di non correre dicendo «Io non parto». La squadra è andata in riunione tecnica e ha preso una decisione che così ha comunicato alla giuria «Se lui non parte, non partiamo anche noi». Anche le altre squadre non sono d’accordo con la decisione presa dalla giuria, ma il giudice è irremovibile». Una storia che lascia l’amaro in bocca, ma riscattata dall’eroico gesto di questi giovani che adesso sono ancora più uniti fra di loro. E’ proprio Andrea ad avere moralmente vinto questa gara di Serravalle che, non ultimo ma primo per forza e coraggio, continuerà a fare valere le sue capacità, eguali a quelle di tutti gli altri ragazzi. Ed i valori della vita sono molto più importanti delle regole.
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