Eternit bis nessun proscioglimento per Schmidheiny

Eternit bis nessun proscioglimento per Schmidheiny
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Processo Eternit bis, è stata respinta la richiesta di proscioglimento avanzata dagli avvocati di Schmidheiny.

Eternit bis

Eternit bis, prosegue la vicenda giudiziaria. Il giudice ha infatti respinto la richiesta  di proscioglimento degli avvocati di Schmidheiny. Il magnate svizzero era  accusato di omicidio colposo nel processo per le morti di due operai dello stabilimento di Cavagnolo. Erano morti a causa del mesotelioma. L'avvocato difensore di Schmidheiny,  si era appellato al diritto secondo cui non si può essere processati due volte per lo stesso fatto. Schmidheiny era stato infatti condannato dal Tribunale di Torino a 16 anni di reclusione per disastro ambientale. Poi era stato prosciolto per prescrizione dell’imputato.

Il secondo processo

E' partito così il secondo processo. L'accusa era di omicidio volontario, poi derubricata in omicidio colposo. La Corte Costituzionale si era già espressa sul principio secondo il quale non si può essere giudicati due volte per lo stesso fatto dichiarando "l'illegittimita' costituzionale dell'art. 649 del codice di procedura penale. Quindi almeno per le due persone decedute di Cavagnolo non si può applicare il principio in questione. Il giudice ha quindi respinto la richiesta di proscioglimento, sottolineando come la vicenda che i legali difensori del magnate hanno preso in considerazione sia un caso differente da quello in questione.

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