TORRAZZA PIEMONTE

Eugenia, una vita per il suo paese

Birocco ha ricoperto, durante i mandati Gronchi, il ruolo di consigliere comunale perché voleva bene alla sua comunità

Eugenia, una vita per il suo paese
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La comunità di Torrazza Piemonte piange Eugenia Birocco, una donna attiva e sempre presente all’interno della comunità ma al contempo, così riservata rispetto alla sua sfera privata.

Eugenia, una vita per il suo paese

«Classe 1948, amava definirsi "Torrazzese Doc" in quanto nata dall'unione di mamma Vittoria di Torrazza e papà Riccardo di Borgoregio: una vera e propria rivoluzione d'amore per l'epoca in cui quest'ultima località rivendicava (e scherzosamente rivendica ancora oggi) la propria autonomia rispetto al concentrico. - ricorda la figlia Elena - L'attaccamento verso il suo paese è stata una costante di vita ed ha rappresentato il motore di tutte le sue scelte di donna, moglie, madre e nonna». Eugenia, ogni mattina sino alla pensione, ha affrontato la dura vita del pendolare per raggiungere Torino e l'ufficio dove svolgeva l'attività di impiegata, condividendo molte soddisfazioni con la propria famiglia lavorativa. Ma ogni sera, al termine del viaggio trascorso con le amiche e gli amici del treno, tornava a casa, a Torrazza, che ha amato moltissimo, nonostante tutte le sue contraddizioni.

Il legami con la comunità salesiana

Eugenia è stata sempre legata alla comunità salesiana, anche grazie agli insegnamenti di suo padrino Francesco, che faceva parte della grande famiglia degli ex allievi, per lei era immancabile la presenza a Valdocco il 31 gennaio, giorno in cui si ricorda la salita al Cielo di Don Bosco, ed il 24 maggio in occasione della ricorrenza dell'Ausiliatrice.

Le passioni per i viaggi

«Amava moltissimo i viaggi, che condivideva soprattutto con me ed il papà – ricorda ancora la figlia - Pur essendo molto legata alle sue radici, sosteneva che "aprire la mente" verso l'altro fosse l'unico modo per salvarsi, per guardare con fiducia al mondo: questo credo sia forse uno dei valori più grandi che ha trasmesso alla sua famiglia. Oltre, ovviamente, all'esigenza imprescindibile di guardare sempre alla Vita con occhi curiosi ed intelligenti. Da figlia credo, però, che l'insegnamento più importante che, con il suo esempio, ha lasciato sia quello di saper accogliere, con umana comprensione, le fragilità della vita e delle persone, sia quello di colmare, con cose positive, le crepe che il destino ci riserva. Sì, forse l'insegnamento più grande che ha lasciato è che l'amore, quando è vero, è più forte di tutto e non muore mai».

Era consigliere comunale

Inoltre, per dieci anni è stata consigliere comunale del suo paese con il sindaco Simonetta Gronchi che la ricorda: «Persona pacata, sempre molto collaborativa e leale. Portava con sé quell'atteggiamento di voler far divertire chi l'ascoltava quando raccontava i suoi aneddoti di vita e così si finiva sempre col farsi una risata. La notizia mi ha lasciata davvero senza parole e un gran dolore. Sono vicina alla famiglia».

Eugenia era una persona molto vicina alla chiesa tant’è che era stata che Priora durante la Festa Patronale di San Giacomo.

 

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