Bancarotta fraudolenta, denunciato noto imprenditore. Sequestrata supercar da 1mln | FOTO e VIDEO
Sequestrati beni di lusso del valore di 2mln di euro.
La Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo Piemontese, ha confiscato immobili, società, conti correnti, veicoli e altri beni di lusso per oltre 2 milioni di euro, tutti riconducibili a un noto imprenditore di Pinerolo.
Denunciato noto imprenditore pinerolese
Dalle indagini, iniziate nel 2017, è emerso un articolato sistema criminoso consistente nella creazione ad hoc, di ben 4 diverse società che metodicamente venivano “alleggerite” di asset e utili, il tutto con grave nocumento per i creditori e per il Fisco. Proprio queste sottrazioni di utili, hanno consentito agli investigatori del Gruppo Orbassano di contestualizzare le condotte tipiche della bancarotta fraudolenta, oltre che dell’evasione fiscale, per le quali l’imprenditore è stato denunciato alla Procura della Repubblica.
Le indagini
I Finanzieri, coordinati dal Procuratore Aggiunto Cesare Parodi, hanno svolto minuziose indagini, dirette da un lato a evidenziare la pericolosità sociale del soggetto, il quale già da tempo era implicato in diverse attività criminose, e dall’altro ad individuare una sproporzione tra quelle che erano le risorse economiche dell’imprenditore in questione, totalmente sconosciuto al Fisco, e quello che era il suo tenore di vita, decisamente al di sopra delle sue possibilità. Su quest’ultimo aspetto si è concentrata l’attenzione degli inquirenti i quali hanno svolto accertamenti patrimoniali ad ampio raggio, avvalendosi anche degli strumenti normativi del c.d. “Codice Antimafia”, su ben 10 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche, tutti riconducibili all’imprenditore in questione.
Autoriciclaggio
Il quadro emerso ha consentito di ricostruire la formazione del cospicuo patrimonio di cui disponeva il soggetto e la sua cerchia familiare, dimostrando che non poteva essere altro che il risultato dell’investimento di proventi ottenuti illegalmente considerato che nessuno di loro ha mai dichiarato redditi significativi. La ricchezza, generata dall’evasione fiscale e dalle bancarotte fraudolente, veniva sistematicamente reimpiegata in nuove attività economiche e finanziarie per “lavare” il denaro illecitamente accumulato, concretizzando appieno la condotta tipica del reato di autoriciclaggio.
Beni di lusso sequestrati
Sulla base degli elementi riscontrati, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Torino ha potuto accogliere in pieno la tesi investigativa sulla sproporzione patrimoniale e sulla pericolosità sociale del soggetto, disponendo da ultimo il provvedimento di confisca nei confronti dei beni riconducibili a quest’ultimo, che ha colpito, tra le altre cose, un’abitazione di lusso nel centro cittadino di Pinerolo, diversi locali commerciali anch’essi in pieno centro, conti correnti, di cui uno all’estero, quote societarie e capitale sociale di 2 società, di cui una all’estero, un cassetta di sicurezza, 54 autovetture di lusso nonché numerosi orologi di pregio.
È stata inoltre disposta, vista la particolare dedizione del soggetto a reiterare nel tempo le condotte criminose, la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.