False cittadinanze a Crescentino LE CONDANNE
Sei anni di reclusione per i due dipendenti comunali.

Condanne per le false cittadinanze a Crescentino. I due dipendenti del Comune di Crescentino, Annalisa Aresi e Stefano Masino sono stati condannati a 6 anni di reclusione. Stessa condanna anche per Simona Frassini e 5 anni invece per Raphael Bussolo (figlio di Frassini). Il Comune di Crescentino si era costituito Parte Civile con l’avvocato Cosimo Palumbo.
Condannati per false cittadinanze a Crescentino
Condannati a 6 anni di carcere i due impiegati comunali Annalisa Aresi e Stefano Masino. Stessa pena anche per Simona Frassini e 5 anni per il figlio Raphael Bussolo per false cittadinanze a Crescentino.
La condanna è per corruzione per 79 atti contrari d'ufficio dichiarando falsità, immediata cessazione del rapporto di lavoro, riconosciuto anche il capo d'accusa di associazione a delinquere (richiesta avanzata dalla parte civile) e risarcimento provisionale al Comune di Crescentino per 25 mila euro.
Numerose le richieste da parte del Comune di Crescentino
L'approfondimento investigativo era scaturito dall’analisi delle numerose comunicazioni pervenute all’Ufficio Immigrazione della Questura di Vercelli circa la presenza di cittadini brasiliani nel comune di Crescentino.
In particolare, le segnalazioni riguardavano almeno 150 cittadini brasiliani a fronte di una popolazione residente di poco inferiore agli 8.000 abitanti.
La cittadinanza italiana “iure sanguinis”
Come noto, la cittadinanza italiana “iure sanguinis” viene ottenuta in tempi ridotti attraverso la presentazione di alcuni documenti dai quali possa essere comprovata la mera discendenza da cittadini italiani, senza dover svolgere alcun colloquio in lingua italiana o presentare una certificazione della conoscenza della stessa. Inoltre, tra i requisiti necessari al rilascio della predetta cittadinanza vi è la residenza in Italia, ma non necessariamente nel comune di nascita dell’avo.
Un'agenzia di affari
I primi riscontri dell’attività di Polizia hanno consentito di individuare un’agenzia d’affari con sede a Verona, facente capo a due cittadini di origine brasiliana, madre e figlio, dedita a fornire ad altri brasiliani un pacchetto di servizi per avviare le pratiche per l’ottenimento della cittadinanza.
Tale pacchetto comprende alloggio, la ricerca della documentazione necessaria all’ottenimento della cittadinanza “iure sanguinis” nonché ogni forma di assistenza sul territorio vercellese, ed in particolar modo nel comune di Crescentino, fino al raggiungimento dello scopo prefissato.
Il costo di tale pacchetto è di 4.000 euro a persona.