Falsi agenti di Polizia Locale bussano alla porta: è allarme truffe

Falsi agenti di Polizia Locale bussano alla porta: è allarme truffe
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Nei giorni scorsi alcune persone hanno bussato alla porta di alcuni abitanti di Mazzè spacciandosi per dipendenti comunali e nello specifico si trattava di falsi agenti di Polizia Municipale. La cosa che più sconcerta e che queste persone chiedevano del denaro.

Falsi agenti i Polizia Municipale

Si è trattato dell’ennesimo tentativo di truffa. Oramai i malfattori trovano le scuse più assurde per poter truffare i cittadini.
Si passa dai falsi tecnici a coloro che indossano la divisa di Polizia Locale (come in questo caso) o di Carabinieri e poi ancora di volontari del soccorso per potersi introdurre in casa e chiedere denaro o escogitano qualche piano per poter così acquisire la fiducia del mal capitato e portargli via denaro e preziosi. E’ ovvio che i truffatori scelgono di indossare i panni delle persone che ricoprono una certa considerazione o addirittura autorità sul territorio ed ecco perché la scelta ricade proprio su forze dell’ordine o tecnici che magari fanno fingono di essersi recati in quel luogo per rimediare a qualche danno.

L'appello degli amministratori comunali

La situazione presente a Mazzè non è sfuggita all’Amministrazione Comunale di Mazzè che si subito attivata e ha così diffuso una comunicazione alla popolazione.
«Abbiamo appreso che alcuni soggetti si sono recentemente aggirati sul territorio comunale qualificandosi come agenti di polizia municipale e chiedendo denaro per conto del Comune. - Affermano dal Comune di Mazzè - Al fine di evitare qualsiasi possibile truffa, si ritiene opportuno precisare che nessun operatore comunale è autorizzato a riscuotere denaro contante per conto dell’ente o richiedere pagamenti presso il domicilio dei residenti.
Si invitano quindi i cittadini a prestare la dovuta attenzione e a segnalare tempestivamente eventuali tentativi di raggiro».
Come indicato nella comunicazione diffusa dal Comune è fondamentale, in questi casi, contattare le forze dell’ordine in modo tempestivo in modo tale da poter intervenire il prima possibile per fermare questi personaggi che di solito, dopo aver colpito si sposano in altri paesi vicini».