NEL VERCELLESE

Falso tecnico dell'acqua deruba due anziani, arrestato un nomade

I consigli delle forze dell'ordine.

Falso tecnico dell'acqua deruba due anziani, arrestato un nomade
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I carabinieri della stazione di Desana hanno arrestato un nomade per furto ai danni di due anziani di Asigliano Vercellese.

Falso tecnico dell'acqua deruba due anziani

Il fenomeno dei furti/truffe ai danni di anziani, anche durante il periodo pandemico in cui le vittime sono presenti in casa, non ha accennato a diminuire di intensità. Le vittime, soprattutto anziane, in questo periodo sono ancora più fragili e deboli, soprattutto, se il modus operandi adottato dai malfattori va a toccare le corde del virus.

Questa tecnica criminale è stata adottata su una coppia di anziani di Asigliano e solo grazie alla professionalità dei carabinieri della stazione di Desana, non è andata a buon fine. Da alcuni giorni
erano stati intensificati i servizi perlustrativi, soprattutto dopo alcune segnalazioni telefoniche fatte da potenziali vittime a questa centrale operativa che avevano ricevuto delle telefonate sospette o si erano presentati sull’uscio di casa dei sedicenti ispettori della rete idrica, inviati, a loro dire, per poter analizzare l’impianto dell’acquedotto allo scopo di scongiurare l’eventuale presenza di virus nell’acqua potabile.

Grazie a questa maggiore presenza di pattuglie nell’arco mattutino, ieri, verso le 9 giungeva alla stazione di Desana una richiesta di intervento da parte di un agente della polizia municipale di
Asigliano che segnalava di aver ricevuto indicazioni circa la presenza di alcuni strani soggetti che stavano suonando ai campanelli di alcune abitazioni indossando una pettorina, esibendo un
tesserino e dicendo di dover controllare l’acquedotto.

Sul posto veniva fatta convergere una pattuglia della stazione che appena raggiunta l’abitazione si avvedeva della presenza di un’autovettura di grossa cilindrata che però ripartiva a forte velocità dileguandosi per le vie del paese.

Arrestato un nomade

I carabinieri, tuttavia, si concentravano sulla presenza di un soggetto tarchiato che indossava una pettorina catarifrangente ed aveva con sè una borsa da donna e che alla vista del mezzo militare scappava a piedi cercando di fuggire. I due carabinieri si ponevano al suo inseguimento, riuscendo a bloccarlo dopo alcune centinaia di metri. Il soggetto, risultava essere un 38 enne, nomade di Asti, che vistosi braccato simulava un mancamento fisico, asserendo di essere asmatico. Sul posto veniva richiesto l’intervento di un’ambulanza che trasportava il malfattore presso il pronto soccorso di Vercelli ove i sanitari, tuttavia, constatavano che stava bene.

Aveva 6 mila euro

In suo possesso si rinveniva una borsa contenente circa 6.000 euro in banconote di vario taglio, nonché alcuni spray al peperoncino per autodifesa ed altresì un’etichettatrice elettronica su cui era stato applicato un allarme sonoro antintrusione.

All’esito favorevole della visita medica, il ladro veniva accompagnato in caserma ove nel frattempo erano stati invitati anche i due anziani. Costoro denunciavano che poco prima avevano sentito suonare il campanello di casa e alla porta si era presentata una persona indossante un giubbetto catarifrangente asserendo che doveva controllare l’impianto idrico alla ricerca di eventuali virus nell’acqua. Alle iniziali rimostranze dei due anziani, che a loro dire erano stati invitati dal figlio convivente a non aprire, il soggetto aveva chiesto di parlare per telefono con il figlio, facendosi dare il suo numero di cellulare. Tuttavia, il malfattore simulava la conversazione con il loro caro, dicendo poi che aveva accondisceso affinchè procedesse al controllo dell’acquedotto. Rassicurati da ciò, gli anziani ignari delle conseguenze a cui andavano incontro, hanno fatto entrare il malfattore in casa che a questo punto estraeva l’etichettatrice asserendo che si trattava di un rilevatore di virus nell’acqua. Si faceva accompagnare in bagno ove apriva il rubinetto della vasca e con il citato strumento azionava l’interruttore che emanava un forte sibilo, asserendo che c’era il virus nell’acqua. Ai due anziani ordinava a gran voce di uscire subito dalla casa raccogliendo però tutti i loro averi mettendoli in una borsa. Le vittime, impaurite, obbedivano a quanto gli era stato ordinato, lasciando la borsa in cucina e portandosi all’esterno. Il malfattore, avuta la disponibilità dell’abitazione, si portava nelle camere da letto, ove rinveniva altro denaro e diversi gioielli, ponendomi all’interno della borsa, per poi uscire e scappare via sotto agli occhi increduli dei due anziani.
In caserma le due vittime che apparivano dapprima disperate da quanto accaduto ma, visto l’epilogo positivo della vicenda, cambiavano subito umore rallegrandosi con i carabinieri per quanto di buono erano riusciti a fare.

Arrestato

Il 38 enne veniva dichiarato in stato di arresto per furto aggravato e visti i numerosi precedenti penali per i medesimi reati, veniva, su disposizione del PM della Procura della Repubblica di
Vercelli, associato alla locale Casa Circondariale.

L'invito delle forze dell'ordine

L’invito che viene rivolto è quello di non far entrare in casa estranei, contattando subito le forze dell’ordine attraverso la linea di emergenza 112, per segnalare la presenza di soggetti sospetti, al
fine di poter assicurare un epilogo positivo come quello sopra descritto, avvenuto, sicuramente per la tempestiva segnalazione e l’immediato intervento dei carabinieri.

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