il caso

Fanno sesso sulla panchina all’ingresso dell’ospedale

La scena, avvenuta in pieno giorno, immortalata in un video poi diffuso su Instagram. Chiesto l’intervento dei Carabinieri

Fanno sesso sulla panchina all’ingresso dell’ospedale
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Se non ci fosse una richiesta d’intervento al 112 a confermare la storia che vi stiamo per raccontare, si potrebbe pensare ad una bufala, ad una «fake news» diffusa ad arte per avere qualche visualizzazione in più sui social network. Invece, è tutto vero.

Fanno sesso sulla panchina all’ingresso dell’ospedale

E’ il pomeriggio di venerdì 10 marzo quando alla centrale operativa dei Carabinieri arriva una segnalazione che dimostra il grande degrado in cui è sprofondata la città: «Correte, due anziani stanno facendo sesso sulla panchina all’ingresso dell’ospedale, in corso Galileo Ferraris».

Tralasciando l’età dei protagonisti, che hanno fatto perdere le proprie tracce prima dell’arrivo della pattuglia, una scena del genere a Chivasso non si era mai vista. E non ne sarebbe rimasta traccia se, ad immortalarla con il il proprio smartphone, non vi fosse stato un passante decisamente «stupito» per quel che stava accadendo a due passi da lui.
Eppure, presi da cotanta passione i due non sembravano preoccuparsi né dei pedoni né delle auto ferme o in transito a pochi passi da loro. Unica concessione alla comodità, le borse a terra e una giacca usata come cuscino.

Il video è virale

Il video, pochi secondi che però non lasciano spazio a dubbi, è stato poi inviato ad una pagina Instagram, Welcometochivasso, che come la ben più nota Welcometofavelas «denuncia» ciò che di poco edificante accade in città.
Come detto, al loro arrivo gli uomini del Capitano Urbano Marrese non hanno più trovato nessuno su quella panchina, ma è molto probabile che i due facciano parte della «corte dei miracoli» che ogni giorno gravita tra ospedale e stazione ferroviaria, due luoghi «sensibili» che negli ultimi tempi, ci ripetiamo, hanno visto una forte escalation di degrado.
A poco sembrano servire le telecamere posizionate dall’amministrazione comunale, ormai nell’ordine delle decine, che forse per sfortuna non hanno mai immortalato i gravi episodi di bullismo avvenuti in città.
Fortunatamente, diciamo così, ci sono i telefonini...

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