La domanda che tutti si stanno facendo è solo una: perché? Cosa può aver spinto Carla Fasson, ex dirigente delle Professioni Sanitarie dell’AslTo4, e Giulio Meinardi, otorinolaringoiatra già in servizio in ospedale a Chivasso, a «spiare» l’ex primario Libero Tubino?
Fasson e Meinardi rinviati a giudizio
Nei giorni scorsi, infatti, è arrivata l’ufficialità di quanto avevamo già scritto mercoledì 15 ottobre a margine del servizio sullo scandalo che ha travolto l’AslTo4, tra concorsi pilotati e una gestione diciamo «allegra» delle bollature e delle presenze in reparto.
Al centro di quell’inchiesta la stessa Carla Fasson, difesa come Meinardi dall’avvocato Beatrice Rinaudo, arrivata in città nel 2018, ai tempi di Lorenzo Ardissone, e descritta come l’eminenza grigia dell’azienda sanitaria accanto all’ex direttore generale Stefano Scarpetta, anche lui indagato per una serie di episodi poco chiari.
«Spiavano» il primario Tubino
In questo filone, trasmesso per competenza a Torino, Fasson e Meinardi (braccio destro di Tubino sia nel pubblico che nel privato) sono accusati di aver utilizzato le credenziali del primario per accedere alla piattaforma «Irisweb», un portale utilizzato da diversi enti, soprattutto nella pubblica amministrazione e nel settore sanitario in Italia, per la gestione del personale.
Nello specifico, Fasson e Meindardi avrebbero controllato le presenze di Tubino, un modo come un altro (e meno «invadente» rispetto ad un GPS sull’auto o un app sullo smartphone) per pedinarlo virtualmente.
Si tratta comunque di fatti gravi, sia perché commessi da «pubblici ufficiali» che per l’utilizzo di apparecchi informatici «pubblici».
Accuse pesanti, ovviamente ancora tutte da dimostrare, ma che hanno spinto il Giudice per l’Udienza Preliminare di Torino Paola Odilia Meroni ad accogliere le richieste del Pubblico Ministero Chiara Maina e a disporre il rinvio a giudizio dei due professionisti, nel processo che si aprirà a gennaio nelle aule del Tribunale di Ivrea.
Lo scandalo dell’AslTo4
C’è da ricordare come nella prima fase delle indagini, partite nel dicembre del 2022, Tubino fosse parte lesa, una posizione cambiata (colpa delle intercettazioni) fino a vederlo indagato per truffa legata a un «ingiusto profitto» di 5 mila 852 euro, cifra legata a dodici episodi avvenuti, secondo la Procura, tra il 2 febbraio e il 15 novembre del 2022.
Quasi tutte le contestazioni riguardano la presenza dell’ex primario di otorinolaringoiatria non in ospedale, ma al Golf Club «I Roveri» o in quello di Settimo Torinese. Anche in questo caso le bollature, in entrata o in uscita, sarebbero state effettuate da terzi o da Fasson, con cui in un caso (7 luglio 2022) avrebbe passato quasi l’intera giornata a giocare a golf pur risultando in ospedale dalle 9.30 alle 19.13