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Fatture per operazioni inesistenti: sequestrati beni per oltre 52 milioni di euro

Coinvolte 30 persone e 19 società. Tra i beni sequestrati oltre 570 conti correnti, 37 immobili e 44 veicoli, compresa una Ferrari 599 GTO.

Fatture per operazioni inesistenti: sequestrati beni per oltre 52 milioni di euro
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Nella giornata odierna, la Guardia di Finanza di Torino sta dando esecuzione, nell’ambito dell’operazione “zero assoluto”, ad un decreto di sequestro preventivo per oltre 52 milioni di euro emesso dal Giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale nei confronti di 30 persone e 19 società, per le ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta e indebita compensazione di crediti fiscali inesistenti. Ciò a testimonianza di come la frode fiscale rappresenti una condotta illecita di particolare gravità, che comporta la sottrazione di ingenti risorse a danno del bilancio dello Stato e anche il rischio di “inquinamento” dell’economia legale.

Indagini coordinate dalla Procura della Repubblica

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese e condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, hanno consentito di ricostruire un articolato sistema di frode che vedeva coinvolta una vasta rete di imprese, di cui alcune società “cartiere”, sprovviste di mezzi di produzione e formalmente intestate, per lo più, a prestanome nullatenenti, con la sola funzione di documentare operazioni mai avvenute.

Meccanismo di frode

Il meccanismo di frode prevedeva la precostituzione di crediti d’imposta, risultati poi inesistenti, che, attraverso il fraudolento ricorso agli istituti dell’accollo del debito tributario o della cessione del credito, sono stati quindi venduti, a circa il 35% dell’importo compensato, a soggetti terzi, in modo da consentirne la compensazione con reali debiti tributari, beneficiando così di un indebito risparmio delle imposte dovute, in molti casi “azzerando” completamente le proprie posizioni debitorie nei confronti dell’Erario.

Attività investigative mediante intercettazioni telefoniche

Le attività investigative sono state condotte anche mediante intercettazioni telefoniche, appostamenti, pedinamenti e perquisizioni, per i reati di dichiarazione fraudolenta ed utilizzo di crediti fiscali inesistenti relativamente al periodo dal 2017 al 2020. Fra le persone coinvolte è inoltre emerso il coinvolgimento di 11 professionisti operanti in 8 Regioni italiane (Piemonte, Marche, Toscana, Lazio Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia), segnatamente nelle province di Torino, Asti, Ascoli Piceno, Pisa, Roma, Chieti, Napoli, Lecce e Agrigento che, in violazione dei propri doveri professionali, falsamente asseveravano le dichiarazioni fiscali di alcune società ovvero effettuavano, in prima persona, falsi versamenti di imposta.

570 conti correnti, 37 immobili e 44 veicoli sequestrati

Tra i beni sequestrati figurano oltre 570 conti correnti, 37 immobili (tra cui una villa nel Canavese) e 44 veicoli, compresa una Ferrari 599 GTO.

L’operazione “zero assoluto” conferma, tangibilmente, l’importanza dell’azione quotidianamente svolta dalla Guardia di Finanza nel contrasto alle condotte di evasione e frode fiscale che, sottraendo risorse alla collettività, ostacolano le prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese, “inquinano” il tessuto economico-produttivo, alterano la concorrenza del mercato e, non da ultimo, danneggiano gli imprenditori onesti e rispettosi delle regole.

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