Fenoglio dieci anni dopo il primo arrivo al centro
Era un sabato pomeriggio quando i primi 80 ragazzi, quasi tutti dalla Somalia, entrarono nel centro.
Fenoglio dieci anni dopo il primo arrivo al centro.
Fenoglio dieci anni dopo
Sono passati dieci anni da quel 28 giugno 2008. Era un sabato pomeriggio quando i primi 80 ragazzi, quasi tutti provenienti dalla Somalia, entrarono nel centro di via De Francisco. A distanza di una decade, abbiamo raccolto le voci dei protagonisti, le sensazioni di quel momento e la progettualità ancora da sviluppare per le politiche dell'accoglienza. Tra queste, le figure di Ignazio Schintu e Francesca Basile, colonne portanti dell'esperienza.
Settimo lasciata sola
E' una Settimo lasciata sola quella che raccontano le istituzioni cittadina del tempo e quelle attuali. Sull'edizione di martedì de La Nuova Periferia, le interviste ai due sindaci: l'ex Aldo Corgiat e l'attuale Fabrizio Puppo. Il senso di abbandono da parte delle Amministrazioni comunali limitrofe e la determinazione dell'allora primo cittadino hanno tuttavia portato il centro di accoglienza settimese a essere un modello in tutta Italia.
Abdullahi Sharif e gli altri
Erano 79, per l'esattezza, i ragazzi dell'Emergenza Somalia. Giunti in un'area da poco allestita grazie al lavoro della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana. Un accordo con la Prefettura aveva fatto sì che i migranti arrivassero a Settimo, primo Comune del Nord Italia ad accogliere. Tanta la progettualità avviata fin dai primi istanti, il progetto Life e lo Sprar, la formazione e la possibilità a questi ragazzi di accedere a delle borse lavoro. Tra loro, Abdullahi Ahmed, divenuto poi cittadino onorario di Settimo per la sua esperienza positiva di integrazione, e Sharif Ahmed, dipendente modello presso l'azienda della famiglia Moncalvo. Entrambi, oggi, sono divenuti cittadini italiani.
Il futuro
Nel futuro prossimo, l'istituzione dell'hub permanente presso il centro. Tuttavia, è decisa la posizione del sindaco Puppo in merito alle politiche perseguite dal Ministero dell'Interno in ambito migrazioni. "Se il centro deve diventare di reclusione e di espulsione, Settimo si tirerà indietro dal progetto", ha dichiarato.