CRESCENTINO

Festività in lacrime, la comunità ha perso Coradin e Giovannini

L’addio allo storico barbiere di piazza Garibaldi e allo chef del ristorante «Il Moro»

Festività in lacrime, la comunità  ha perso Coradin e Giovannini
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Sono giorni di estremo dolore quelli che stanno vivendo i crescentinesi.
La scomparsa di Orlando Corradin e Mario Giovannini ha lasciato sotto choc la comunità che ora li ricorda con grande affetto. Due persone impegnate nella vita della città, sia per la loro professione che per l’attività di volontariato. Due persone buone che nessuno potrà mai scordare.

Orlando Corradin

Originario di Padova, era giunto a Crescentino nel 1956. Una città che lo ha adottato e che gli ha voluto un gran bene.

Orlando Corradin conosciuta da tutto come «Il Barbiere» per via della sua professione, è stato un vero e proprio punto di riferimento per moltissimi anni.

«Grazie ad una zia ha iniziato come garzone il lavoro di barbiere da Pasquino - racconta il nipote Mario Muscau - E’ sempre stato lì in piazza Garibaldi fino alla pensione che è giunta verso la metà degli Anni Novatan. E’ stato socio per tanto tempo alla bocciofila del Bar Sport. Amava trascorrere il suo tempo libero giocando a bocce e a carte».

«Di carattere allegro sempre sorridente e disponibile con tutti - racconta ancora - E’ stato insegnante di Renato Brentaro che lo ha seguito nel su lavoro».

«Orlando Coradin papà, marito e soprattutto nonno premuroso - sottolinea Antonella Dassano, assessore - Lo ricordo sempre con la sua Dora e da quando è mancata lei, malgrado tutto l'affetto e la cura della figlia, gli è sempre rimasto il vuoto e il dolore».

Orlando si è spento all’età di 87 anni lasciando la figlia Sonia con Paolo e il nipote Mario con Lucia.

Il funerale è stato celebrato nel pomeriggio di martedì 2 aprile in chiesa parrocchiale a Crescentino.

Mario Giovannini

Come dimenticare i fantastici pranzi e cene che preparava non solo nel ristorante dove lavorava ma anche nella sede degli Alpini di Crescentino e al circolo di San Grisante. Mario Giovannini, infatti, era uno chef eccezionale che ha lasciato il segno, che ha insegnato a moltissimi giovani quella professione che aveva nel sangue.

Mario Giovannini, infatti, è stato il cuoco del ristorante «Il Moro» di Cigliano per quarantatré anni e tra i suoi piatti preferiti c’erano la panissa e il fritto misto. Una professione che per lui era una passione tant’è che da giovanissimo aveva proprio scelto lui di frequentare l’istituto alberghiero «Colombatto» e da lì diverse le esperienze prima di giungere a Cigliano.

«Mio marito era molto impegnato anche in parrocchia - racconta la moglie Marina che lo piange - Era il segretario, si era e si occupava ancora dell’archivio della chiesa e del cimitero della frazione.
Inoltre, essendo lui stesso un Alpino, si metteva sempre a disposizione per preparare i pranzi e le cene così come al circolo di San Grisante».

A ricordarlo il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero: «Era una persona piacevole che ho conosciuto sia per la sua attività di volontariato sia durante i trasporti che effettuavo come volontario Croce Rossa. Lo accompagnavo per le sedute di dialisi e chiacchieravamo molto».

Anche l’amica Paola Bosso: «Ci ha lasciati il caro Mario Giovannini di San Grisante, chef eccezionale, ottimo amico della nostra famiglia, grande conoscitore di storie sulle terre di riso e attento aiutante di don Gian Maria».

Sì perché Mario da ormai tre anni svolgeva la dialisi. Si è spento alle 16 di lunedì 1 aprile, giorno di Pasquetta, all’ospedale di Vercelli dove era ricoverato in rianimazione.

Mario si è spento all’età di 72 anni lasciando un vuoto nella vita della moglie Marina e della mamma Mariateresa Prato di 93 anni.

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