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Flash mob di infermieri e professionisti della sanità davanti alla Prefettura a Torino

“Dopo tante parole alla fine siamo stati dimenticati”.

Flash mob di infermieri e professionisti della sanità davanti alla Prefettura a Torino
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L’8 giugno flash mob di infermieri e professionisti della sanità davanti alla Prefettura a Torino: “Dopo tante parole alla fine siamo stati dimenticati”.

Flash mob di infermieri e professionisti

Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri e delle professioni sanitarie annuncia, per il prossimo 8 giugno alle ore 10 davanti alla Prefettura in piazza Castello a Torino, una manifestazione flashmob degli infermieri e dei professionisti della sanità, per protestare ribadendo l’enorme scontento di un comparto di lavoratori che dopo gli elogi, i ringraziamenti e le dichiarazioni pubbliche, è stato di fatto dimenticato delle istituzioni.

Le motivazioni

Sono diversi i punti su cui gli infermieri e i professionisti della sanità chiedono immediata attenzione e soluzione al Governo nazionale:

  • Un’area di contrattazione separata per le professioni sanitarie
  • Garanzie sul riconoscimento della malattia professionale in caso di contagio
  • La garanzia che vi siano risorse economiche per il contratto della sanità finalizzate e sufficienti per conferire un’indennità specifica e dignitosa per tutti i professionisti che assistono pazienti con un rischio infettivo.
  • La necessità di assumere immediatamente infermieri e professionisti della sanità a tempo indeterminato per l’adeguamento delle dotazioni organiche
  • La richiesta del riconoscimento, nel contratto, della peculiarità della competenza infermieristica, a fronte del fatto che la categoria rappresenta oltre il 41% delle forze del Servizio sanitario nazionale e oltre il 61% degli organici delle professioni sanitarie.
  • L’erogazione di una indennità infermieristica permanente e strutturale che sia parte del trattamento economico fondamentale e non sia invece un “una tantum”. L’emergenza Covid-19 ha accentuato le profonde differenze rispetto alle altre professioni.
  • L’immediata assunzione di Oss per lo svolgimento delle attività di supporto all’assistenza
  • La possibilità di avere ore a disposizione, con una riduzione del debito orario, per poterle dedicare alla formazione e all’aggiornamento
  • Aggiornamento della normativa sull’accesso alla direzione delle aziende di servizi alla persona, dove l’emergenza ha dimostrato che non è possibile prescindere da una competenza sanitaria di tipo assistenziale a garanzia degli ospiti.
  • La possibilità di operare in intramoenia superando il vincolo di esclusività con le aziende.
  • La richiesta di requisiti paritari tra strutture pubbliche e private rispetto alla professione infermieristica.
  • L’Adeguamento legislativo ed economico per il riconoscimento immediato delle differenti funzioni e professionalità infermieristiche (coordinamento, gestione, ecc..).

Alla fine del flash mob una piccola delegazione in rappresentanza di infermieri e professionisti sanitari consegnerà le istanze a Sua Eccellenza il Prefetto di Torino.

"Si sono dimenticati di noi"

Il Segretario Regionale Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing UP, Claudio Delli Carri spiega: “Dopo la fase calda dell’emergenza Covid, in pratica, le istituzioni si sono dimenticate di noi. Per questo siamo costretti a dover scendere in piazza a far sentire la nostra voce. Siamo stufi di essere sempre considerati indispensabili e che poi, alla fine, questo non venga mai riconosciuto all’atto pratico. In concreto, se guardiamo alle realtà delle varie aziende ospedaliere e del territorio, continuiamo ad essere trattati in modo non adeguato alla nostra funzione e alla nostra professionalità sia per quel che riguarda la parte economica sia per quel che riguarda la gestione.

La professione infermieristica va coinvolta in tutti i processi decisionali, organizzativi e gestionali della sanità. In questi mesi siamo stati noi a rischiare, assieme ai medici, in prima linea. E lo abbiamo fatto sulla nostra pelle con tanti, troppi, colleghi che hanno anche perso la vita. Ora è il momento di farci sentire dal Governo di Roma. Il tanto discusso indennizzo, che comunque andrà solo parzialmente a compensare le enormi problematiche che abbiamo dovuto affrontare in questa tremenda emergenza Covid, è solo un mattoncino di una lunga strada. La vera necessità, per noi, è un adeguamento strutturale e definitivo dello stipendio di ognuno degli infermieri e dei professionisti della sanità. Solo riconoscendo l’adeguato stipendio a tutte queste persone, verrà riconosciuta quella dignità di cui in tanti si sono riempiti la bocca ma che solo noi abbiamo messo in campo ogni giorno”.

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