Folli corse in auto e schiamazzi in corso Italia

I residenti non accettano più la situazione.

Folli corse in auto e schiamazzi in corso Italia
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Folli corse in auto e schiamazzi in corso Italia a Gassino.

Folli corse in auto

Bravate notturne in corso Italia. Folli corse in auto, urla e schiamazzi fino a tarda ora. Un fenomeno che, in queste ultime serate estive, purtroppo sta tornando in primo piano, creando non pochi disagi per i residenti. Situazioni «al limite» che, se non fermate, potrebbero rischiare di andare fuori controllo.

Le proteste

La scorsa settimana i residenti sono arrivati al limite della sopportazione. Schiamazzi, urla e frenate azzardate sono infatti proseguiti addirittura fino alle 4.30. L’indomani, proprio sull’asfalto, erano infatti evidenti i segni delle frenate. E se i cittadini si chiedono se ci si trovi di fronte a corse clandestine la risposta è no. Lo confermano anche le forze dell’ordine che operano sul territorio. Non ci sono avvisaglie di corse organizzate sul territorio: solo casi di ragazzate e spacconate di chi, con la “macchina smarmittata” (dicono i residenti), giocano a fare i piloti nel centro del paese.
In corso Italia, con l’arrivo dell’estate, ci sono diversi esercizi commerciali, una gelateria e delle pizzerie. Con il caldo, seppur in paese, molti approfittano proprio della frescura serale per trascorrere qualche ora all’aperto, magari facendo quattro passi e gustando un gelato.
«Certo è - raccontano alcuni residenti - che se bisogna stare attenti alle auto che passano a velocità folle per non essere investiti, allora non ci siamo proprio. Dopo una certa ora corso Italia diventa assolutamente fuori controllo».

In Consiglio

Fioccano le polemiche. «Io stesso - puntualizza il consigliere di minoranza in Consiglio comunale, Cristian Corrado - ho ricevuto diverse segnalazioni e parlato con numerose persone. Per questo motivo ho deciso anche di scrivere un post su Facebook, per cercare di raccogliere segnalazioni. I controlli ci sono, ci vorrebbe, però, a mio parere, un maggior senso di responsabilità da parte delle persone. Mi auguro davvero che queste bravate possano terminare. Per il momento non è accaduto ancora nulla di grave. Spero che non si debba arrivare a questo. Non è un problema di telecamere, anche perché molti locali le hanno già. Alla base di tutto c’è soltanto il rispetto da parte delle persone, anche a proposito della quiete pubblica e della sicurezza».

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