Foto erotiche con il manichino in piazza

«Gesti goliardici sul decoro urbano: vergogna!». Questo è stato il coro di voci della gente che all’unisono ha condannato un atto che non solo ha destato sdegno ma anche rabbia ed un po’ di delusione.

Foto erotiche con il manichino in piazza

Un gesto accaduto in piazza Luigi Massa, dove, su di un’aiuola, sono stati posizionati dei fiori creati all’uncinetto, alcuni dentro ad un cestino, altri a decoro di una bicicletta, altri ancora per abbellire un manichino. Quasi un’opera d’arte che pare essere stata realizzata da uno dei più grandi artisti del nostro secolo. Ed, invece, qualcuno ha pensato di «divertirsi» facendo pose non proprio decenti insieme al manichino-donna, gesti goliardici che poi sono stati postati sul canale in auge di questi tempi Facebook. La cosa è così diventata di dominio pubblico. Magari, questi ragazzi, non sapevano neppure chi ha fatto queste bellissime opere, ma la gente, si, questo lo sa. Perchè, a dare vita a queste composizioni non è stato un artista nè tantomeno il Comune ma le «uncinettine», un gruppo di cittadine che per mesi hanno lavorato all’uncinetto per fare bello il loro paese. A sdegnare l’opinione pubblica è proprio il fatto che sia stato «danneggiato moralmente» un patrimonio allestito da volontarie che hanno dedicato tempo e risorse proprie per il bene del paese.

L'opera è stata rimossa

Ovviamente, le uncinettine non l’hanno presa bene, ed hanno subito provveduto a togliere il manichino dalla piazza, in accordo con il sindaco di Montanaro Giovanni Ponchia. Al suo posto è comparso un cartello che dice:

«I manufatti - scrivono le uncinettine - sono stati installati con l’unico scopo di abbellire e colorare la piazza del paese, senza secondi fini e non per essere strumentalizzati. Il manichino è stato tolto per colpa di qualcuno che, oltre a non apprezzare il lavoro fatto, non ha ancora capito che le donne vanno sempre rispettate sia nella vita reale sia nelle varie forme che le rappresentano».

Il grande impegno delle uncinettine

Questo non è il primo lavoro realizzato da queste volontarie che hanno aderito al progetto comunale «Adotta un’aiuola» per poi occuparsi della sua manutenzione. Già a Natale avevano composto con le loro mani, all’uncinetto, un albero di Natale in piazza che, oltre ad essere un dono simbolico per tutti i montanaresi, è stata un’iniziativa volta ad unire le persone creando amicizie nel periodo post Covid. Da qui il nome che si sono date: «Il filo che unisce». Ma, adesso, che fine avrà fatto il manichino di questa vicenda? Si trova  in bella mostra nella vetrina di un negozio della piazza senza più correre il rischio di venire moralmente danneggiato.