Furto di rame: arrestato il nipote di Graziano Mesina
La refurtiva, per un valore di 7 mila 500 euro, non è stata recuperata. L'indagine è stata condotta dai Carabinieri.
C'è anche il nipote di Graziano Mesina, la primula rossa del banditismo sardo conosciuto anche come Gratzianeddu, tra i tre arrestati per furto di rame dai Carabinieri di Crescentino, coordinati dal Maresciallo Capo Gesualdo Marrapodi.
Furto di rame: arrestato il nipote di Graziano Mesina
A conclusione di specifiche indagini dei Carabinieri della Stazione di Crescentino e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vercelli, la Procura della Repubblica di Vercelli ha richiesto ed ottenuto dal GIP un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Antonio Mesina, Gian Luca Allara e Paolo Dantone, già noti alle forze dell'ordine, in quanto gravemente indiziati di essere i responsabili del furto di un’ingente quantitativo di rame ai danni della sede della fondazione culturale che celebra la figura e l'opera del conte Emanuele Cacherano di Bricherasio, a Roppolo, nel Biellese, avvenuto il 7 luglio 2023.
250 chilogrammi di rame
Il furto, oltre a fruttare una refurtiva di circa 250 kg di rame per un valore commerciale di 7.500 euro, purtroppo non recuperata, si era rivelato particolarmente dannoso per la parte offesa, in quanto i pluviali, grondaie e tubazioni varie erano stati letteralmente strappati dai loro alloggiamenti causando il danneggiamento degli impianti di cui facevano parte integrante, per un danno di gran lunga superiore al valore della refurtiva stessa.
Le indagini dell'Arma
I Carabinieri di Crescentino, dopo meticolose indagini, nella giornata di sabato 12 agosto hanno dato corso all’arresto di due degli interessati, Allara e Dantone, che sono stati associati al carcere di Vercelli a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nei riguardi di Mesina si è proceduto alla semplice notifica, in quanto già detenuto in carcere per altri motivi.