Gare d'appalto pilotate e "favori personali": imprenditore indagato per corruzione

L'indagine vede coinvolto un professionista di Vercelli.

Gare d'appalto pilotate e "favori personali": imprenditore indagato per corruzione
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Gare d'appalto pilotate e "favori personali": imprenditore indagato per corruzione. A scoprire il caso la Guardia di Finanza di Vercelli che ha avviato un'indagine per corruzione che vede coinvolto un professionista vercellese.

L'avvio delle indagini

La Guardia di Finanza di Vercelli ha avviato una lunga indagine che ha visto coinvolto il presidente di una importante società del vercellese, attiva nel settore socio assistenziale, del suo direttore e del presidente del consiglio di amministrazione. L'azienda si occupava di case di riposo e di assistenza domiciliare. L'attività dei finanzieri è cominciata con l'arresto in flagranza di un uomo intento a ricevere 5.000 euro in contanti dall'imprenditore. Il fine era quello di agevolare l'aggiudicazione di un appalto indetto dal Comune di Casale Monferrato per la gestione di una residenza sanitaria. In questa vicenda era coinvolto anche l'allora presidente del Consiglio comunale che, su ordine del Gip di Vercelli, fu arrestato. Era novembre 2015.

I controlli

I controlli hanno poi evidenziato legami tra le due persone arrestate e i vertici di una società cooperativa, attiva nel settore socio assistenziale, oltre a importanti pubblici ufficiali appartenenti a strutture sanitarie del Piemonte. L'indagine si è quindi estesa a tutti gli appalti indetti da enti pubblici in cui compariva la società di Vercelli coinvolta.

Gare d'appalto pilotate

Il quadro che emergeva era inquietante: gli indagati pilotavano le gare di appalto per l’aggiudicazione di tale servizi redigendo, con la complicità del presidente della società vercellese e di altri soggetti coinvolti nella vicenda, bandi di gara ad hoc con le caratteristiche strutturali della società individuata come vincitrice. Tali requisiti consentivano  quindi di attribuire
alla ditta “privilegiata” un punteggio nel “capitolato tecnico-qualitativo” talmente elevato da non consentire di essere colmato dagli altri partecipanti. A fronte di questi vantaggi venivano dispensate dalla società aggiudicataria una serie di favori personali e regalie di tipo economico.

Gli indagati

Le persone coinvolte nell'intera indagine sono 35. Per tre di loro il GIP del Tribunale di Vercelli ha applicato la misura interdittiva della sospensione da tutte le pubbliche funzioni per 6 mesi. Per il presidente della società di Vercelli la misura interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi presso la propria società e presso persone giuridiche e imprese che
svolgano analoga attività. I reati contestati sono la corruzione e la turbata libertà degli incanti.

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