CRESCENTINO

Gatto ucciso e appeso a penzoloni nella rete del laghetto

La denuncia alla Procura della Repubblica di Vercelli.

Gatto ucciso e appeso a penzoloni nella rete del laghetto
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Gatto ucciso e appeso a penzoloni nella rete del laghetto Corallo di frazione Monte di Crescentino. E' accaduto domenica 27 settembre 2020.

Gatto ucciso e appeso a penzoloni nella rete del laghetto

E’ la serata di domenica 27 settembre quando la socia operativa delle guardie zoofile Gepa Tania Italiano riceve un messaggio sul proprio smartphone. Quando apre il messaggio vede che si tratta di una foto: è un gatto morto appeso alla rete del laghetto «Corallo» di frazione Monte di Crescentino.

La denuncia

«Mi sono subito messa in contatto con l'ispettore della guardia zoofila Gepa di Casale Monferrato e lunedì mattina, da volontaria, sono andata sul posto - racconta Italiano - Intanto sono stati chiamati i vigili del fuoco che sono giunti sul posto per rimuovere la carcassa dell’animale. Il gatto era stato appoggiato sulla rete e incastrato con la zampa per non farlo cadere. Come i vigili del fuoco hanno confermato, il gatto non è morto così ma è stato appoggiato da qualcuno. Le dinamiche potrebbero essere due: il gatto potrebbe essere stato ucciso dai cacciatori, da giorni si sentono degli spari e si vedono i cacciatori nella nostra zona. La seconda dinamica è che sia stato preso a bastonate».

Il caso in Procura

Come detto, Italiano ha informato le guardie zoofile, in questo caso Morena Botta: «Abbiamo contatto gli enti competenti per chiarire come sia finito lì, in quel modo così barbaro, il micio. Il felino ha delle lesioni che fanno pensare ad una badilata o qualcosa di simile. Ora aspettiamo di poter svolgere l’autopsia, la burocrazia è molto lunga per quello il cadavere è conservato in un congelatore di una ditta di cremazione.
Trovo che quello che è accaduto a Crescentino sia vergognoso, un modo barbaro anche quello di aver appoggiato a penzoloni quel gatto che certamente non può esser giunto lì da solo vista la maglia molto ampia della recinzione.
Abbiamo preparato e presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Vercelli affinché si faccia chiarezza su quanto avvenuto.
Inoltre, tramite email pec, abbiamo segnalato, raccontando tutta la situazione, anche ai carabinieri della stazione di competenza, cioè quella di Crescentino».
Un fatto veramente assurdo quello denunciato da Italiano e Botta in un territorio non nuovo ad «attacchi» rivolti ai gatti. In passato molti esemplari erano state vittime non solo di incidenti automobilistici ma anche di veri e propri attacchi con veleni. Spesso erano stati anche rapiti e i padroni li avevano ritrovati morti dopo giorni.

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