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Gavazza: "I miei 5 anni a Palazzo Lascaris"

Gavazza: Io sono sicuro di aver dato il massimo, ma ciò non sarebbe stato possibile senza il mio staff e tutti gli impiegati di questa istituzione,

Gavazza: "I miei 5 anni a Palazzo Lascaris"
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Gavazza, Lega Salvini, nella conferenza stampa di fine legislatura ha fatto un bilancio dei suoi 5 anni a Palazzo Lascaris

Gavazza

Gavazza ha preso parte nella mattinata di lunedì 25 marzo alla conferenza stampa di fine legislatura del Consiglio Regionale del Piemonte, in rappresentanza dell' l’Ufficio di Presidenza. La conferenza, oltre ad illustrare il lavoro fatto nei cinque anni che si stanno per concludere, è servita anche per inaugurare e mostrare per la prima volta i lavori svolti dai restauratori per riqualificare Palazzo Lascaris: in particolare si è svolto il taglio del nastro per gli affreschi presenti nella volta all’entrata dell’edificio storico, scoperti durante i lavori e che erano rimasti nascosti a causa dell’intonaco che li copriva fino a poco fa.

Le dichiarazioni

 

Riguardo al lavoro svolto in Consiglio e in Ufficio di Presidenza, il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte Gianluca Gavazza ha così comunicato ai giornalisti il proprio bilancio:

“Essere qui in Sala Viglione e vedere così tante facce che in questi cinque anni ho avuto modo di conoscere nelle più disparate situazioni mi fa sentire a casa. Personalmente ritengo che il lavoro di un consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale sia proprio questo: collaborare e lavorare per svolgere al meglio il servizio che i cittadini ci hanno affidato riponendo in noi la loro fiducia. Gli anni di legislatura che si stanno per concludere sono stati anni difficili a causa dell’inaspettata guerra al Coronavirus, che per metà del tempo a nostra disposizione ci ha impedito di vivere e lavorare come previsto, ma nonostante questa sfida di cui avremmo fatto volentieri a meno credo che il lavoro che abbiamo svolto sia stato degno del nome del Piemonte. È importante però non accontentarsi: dobbiamo quindi avere sempre uno sguardo rivolto al futuro, per continuare nel solco che abbiamo tracciato. Attraverso l’incontro con le consulte, in particolare quella femminile, e i garanti, ho avuto modo di avvicinarmi concretamente ai problemi della società e di assorbire tutto ciò che le dinamiche di palazzo comportano. Ho trovato in questi cinque anni - continua Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte - un ambiente di lavoro e un materiale umano fantastici, a partire dagli uscieri fino ai direttori. Arrivare sul proprio luogo di lavoro, nel quale sei stato portato dai cittadini, e iniziare le proprie attività sempre con il sorriso deve essere la normalità: come politici è nostro dovere gestire ciò che serve alla popolazione e non caricare ulteriormente la macchina burocratica delle Istituzioni. Tra le tante cose, mi sono occupato delle carceri grazie all’On. Bruno Mellano, garante dei detenuti, di cyber-bullismo, e in quanto delegato dell’Osservatorio Regionale sui fenomeni di usura, estorsione e sovra-indebitamento, dei temi di cui si occupa l’Osservatorio stesso. A mio modo di vedere dobbiamo concentrarci sulle scuole e sui giovani: personalmente ho preso parte ad alcuni dei viaggi istituzionali incentivati dal Consiglio Regionale, e ho avuto modo di constatare la voglia dei giovani di essere coinvolti nelle dinamiche amministrative. Come politici abbiamo la responsabilità di coltivare il campo e lasciarlo fertile per la gioventù che verrà. Io sono sicuro di aver dato il massimo, ma ciò non sarebbe stato possibile senza il mio staff e tutti gli impiegati di questa istituzione, i quali non mi hanno mai fatto mancare il proprio aiuto su temi e situazioni che a un neofita potevano risultare ostiche. Viva il Piemonte!”

La visita

La mattinata celebrativa si è infine conclusa con la visita alla mostra gratuita “Palazzo Lascaris e i suoi abitanti”, allestita in occasione della fine della XI legislatura regionale e per presentare gli importanti lavori di restauro in corso. L’esposizione è aperta da una grande Linea del tempo che racconta la storia del palazzo barocco di via Alfieri. La costruzione architettonica è narrata attraverso documenti originali, fotografie e video, fino agli attuali imponenti restauri, che si concluderanno nel 2025, che hanno svelato affreschi ottocenteschi e decori finora sconosciuti. Gli abitanti del palazzo in quattro secoli di vita sono rappresentati nella seconda sala da una serie di ritratti, originali o riprodotti, degli uomini e delle donne che hanno fatto la storia di questo edificio, assieme ad alcuni memoriabilia, come un abito da ballo di metà Ottocento e alcuni importanti documenti d’epoca.

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