aveva 19 anni

Giovane piemontese scomparso nel 2005: i genitori lo cercano

Il ragazzo aveva intrapreso un percorso spirituale ad Assisi e proprio in questa città si sono perse le sue tracce.

Giovane piemontese scomparso nel 2005: i genitori lo cercano
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Esce con la sua borsa e la chitarra e non torna più. È luglio del 2005 e Fabrizio Catalano ha solo 19 anni. Nella puntata di mercoledì 29 luglio 2020, di Chi l’ha vistoFederica Sciarelli ha ripercorso tutta la vicenda del giovane  scomparso di Collegno. Come riporta PrimaTorino.it. 

Giovane piemontese scompare

Fabrizio ama la musica, suona la chitarra, è affascinato dal mondo monastico ed è molto impegnato nel volontariato sociale. Tutte queste sue passioni lo portano ad Assisi (Perugia) dove frequenta il secondo anno di un corso quadriennale di musicoterapia.
Il 21 luglio 2005 però non si presenta alle lezioni e da allora sparisce nel nulla. Il giorno dopo la scomparsa nella casa dove alloggia vengono ritrovati tutti i suoi effetti personali, inclusi il cellulare (in ricarica) e gli indispensabili occhiali da vista.

Il ritrovamento della borsa

Domenica 24 luglio 2005  nel percorso sterrato chiamato “Sentiero di San Francesco”, tra Assisi e Valfabbrica, in zona Pieve San Nicolò, è stata trovata la sua sacca bianca contenente, un lettore cd, un cd dei Rem e il portafoglio con dentro tutti i documenti di identità. Un’amica ha dichiarato di aver ricevuto da lui il 19 luglio 2005 una telefonata nel corso della quale le avrebbe detto: “Mi è successa una cosa bellissima… ho trovato la strada con l’aiuto del buon Signore”, frase forse legata al cammino spirituale che stava compiendo. Sette mesi dopo un cacciatore trovò, a un chilometro di distanza dal luogo in cui venne ritrovata la sacca,  la chitarra abbandonata del giovane.

 

La mamma Caterina, che non si è mai data per vinta, cerca delle risposte. Non può accettare che un sentiero abbia potuto inghiottire suo figlio. Lei e suo marito Ezio continuano a pensare che Fabrizio sia da qualche parte e infatti hanno anche contattato 300 istituti religiosi ricevendo però solo 3 risposte. Ma loro non si arrendono e anzi, Caterina ha scritto un libro “Il falco e l’altalena”e istituito un Premio letterario per ricordare suo figlio, ma cosa ancora più importante tiene un diario, “il diario dell’attesa”, nel quale annota tutto ciò che succede durante l’anno. Così, se dovesse tornare Fabrizio, è certa che sarebbe aggiornato su tutto ciò che è successo in questi 15 interminabili anni.

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