una grande perdita

Giuseppe Casa, agricoltore che ha lasciato il segno

Era stato anche presidente della Coldiretti di Verolengo. Poi ha lasciato il testimone al nipote Livio

Giuseppe Casa, agricoltore che ha lasciato il segno
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E’ nato, cresciuto e si è spento nella sua cascina di via Mosa a Verolengo. In quella cascina dove ha imparato il mestiere di agricoltore e di allevatore. Professione che ha svolto proprio fino a pochi giorni fa quando, con il nipote Livio, era andato ancora nei campi a vedere la lavorazione.
Giuseppe Casa, infatti, amava stare nei suoi campi agricoli, in mezzo alle mucche piemontesi. Quello era il suo mondo, quella era la sua vita.

Giuseppe Casa, agricoltore che ha lasciato il segno

Agricoltore e allevatore sin da giovanissimo, Giuseppe ha dato vita a quella azienda agricola che ha sempre portato nel cuore. Come dimenticare i tempi passati, quando ancora mungeva le vacche per poi rivendere il latte.
Tanto era importante il mondo agricolo per lui che per anni, fino al 2010, era stato anche presidente della Coldiretti di Verolengo. Poi ha lasciato il testimone al nipote Livio.
Ma Giuseppe era anche un uomo molto devoto, tant’è che don Valerio D’Amico, parroco di Verolengo, ha voluto sottolineare il grande legame tra lui e la chiesa. Perché Giuseppe era sempre presente. Oltre ad esser stato priore del Corpus Domini, era colui che portava l’asinello per la processione della Domenica delle Palme non solo nella sua Verolengo ma anche a Bairo, dove amministra la parrocchia un suo caro parente.

Giuseppe era anche un Alpino, e ne era fiero. Dopo il servizio militare alla fine degli Anni Cinquanta, inizi Sessanta ad Aosta, ha sempre partecipato ad ogni manifestazione, ad ogni evento. Era la Penna Nera che nel gruppo locale si occupava della castagnata, sia in piazza che alle scuole dell’infanzia e primaria. Il materiale lo custodiva lui con molta cura.
Ma partecipava anche agli altri eventi. Alle adunate non mancava mai, anche ai raduni nazionali era presente.
Giuseppe si è spento a causa di una malattia che combatteva dal 2018. Nell’ultimo periodo era peggiorato ma finché ha potuto ha continuato ad aiutare il nipote nell’azienda agricola.
Verolengo perde così un grande uomo che ha dato tanto al suo paese e alla sua comunità.

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