Guida Michelin 2019: il Piemonte è la regione con più novità
Unica nota stonata: c'è solo una presenza femminile.
Presentata a Parma la Guida Michelin 2019. Torino è la città che ne conquista di più, ben tre con Antonino Cannavacciulo, Alessandro Mecca e Marco Miglioli. Come riporta http://ilcanavese
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Guida Michelin 2019
Il Piemonte scala la classifica nella Guida Michelin 2019. La regione con più stelle rimane la Lombardia con 60 stelle, ma il Piemonte torna con prepotenza sul secondo gradino del podio a 45 stelle, terza la Campania con 43. Torino invece la città più premiata: conquistate tre nuove stelle: una dal Cannavacciulo Bistrot (che ne conquista una anche nel locale di Novara), una da Alessandro Mecca allo Spazio 7 della Fondazione Sandretto e una da Marco Miglioli al Carignano del Sitea. L’Italia si conferma così il secondo Paese al mondo per numero di ristoranti stellati, dietro alla Francia.
29 new entry
Ad ottenere la prima stella sono Confusion Lounge ad Arzachena, Sapio a Catania, St. George by Heinz Beck a Taormina, Quafiz a Santa Cristina di Aspromonte, Due Camini a Savelletri, Bros a Lecce, Caracol a Napoli, Vitantonio Lombardo a Matera, Locanda Severino a Caggiano, Casa Iozzia a Vitorchiano, Danilo Ciavattini a Viterbo, Moma a Roma, La Tenda Rossa a Cerbaia, Al 43 a Lucignano, Giglio a Lucca, Abocar Due Cucine a Rimini, Harry’s Piccolo a Trieste, Stube Hermitage a Madonna di Campiglio, In Viaggio-Claudio Melis a Bolzano, Astra a Collepietra, Degusto Cuisine a San Bonifacio, 12 Apostoli a Verona, Materia a Cernobbio, Sedicesimo Secolo a Orzinuovi, Spazio 7 a Torino, Carignano a Torino, Locanda Sant Uffizio-Enrico Bartolini a Coccaro, Cannavacciuolo Caffe Bistrot sia a Novara che a Torino.
Fra le new entry un dato spicca chiaramente però: si tratta per la metà di chef under 35, e addirittura per un terzo under 30. Nota stonata in questo dato “giovanile” un’unica presenza femminile.
Nell’Olimpo delle tre stelle
Oltre al già citato Mauro Uliassi ecco i 10 tre stelle italiani: Massimiliano Alajmo, Le Calandre a Rubano (Padova); Massimo Bottura, Osteria Francescana a Modena; Chicco Cerea a Brusaporto (Bergamo); Enrico Crippa, piazza Duomo a Alba (Cuneo); Annie Feolde e Riccardo Monco, Enoteca Pinchiorri a Firenze; Norbert Niederkofler, St.Hubertus a San Cassiano (Bolzano); Niko Romito, Reale a Castel di Sangro (L’Aquila); Nadia e Giovanni Santini, Dal Pescatore, a Canneto sull’Oglio (Mantova), Heinz Beck, La Pergola, a Roma.