«I brandizzesi hanno un cuore grande. Peppe mi ha lasciato in eredità gli amici»
A due mesi dalla tragedia parla Daniela, moglie di Giuseppe Sorvillo, vittima della strage sui binari
«Brandizzo non dimentica». Questa frase appare in una composizione di fiori su una fascia tricolore posizionata a lato della stazione in ricordo delle cinque vittime di quel tragico 30 agosto: Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Aversa e Kevin Laganà. Accanto a questi fiori ci sono anche 5 vasi di crisantemi posizionati dal vivaio del paese. Quel luogo è ormai diventato «un altare sacro» in cui i brandizzesi e non solo si recano per ricordare quelle cinque persone che vivono nei cuori di tutti e che una tragedia simile non dovrà più accadere.
«I brandizzesi hanno un cuore grande»
Sono trascorsi due mesi, i lampeggianti dei soccorsi che riflettono sull’asfalto sono un ricordo atroce che non verrà mai dimenticato. Brandizzo ha dimostrato di avere un grande cuore e questo è stato percepito in maniera concreta da Daniela Tommasiello, la moglie di Giuseppe Sorvillo, l’unica vittima residente a Brandizzo: «In questa tragedia ho percepito in maniera concreta la vicinanza di tutta la comunità brandizzese e per questo voglio ringraziare ogni singola persona. Un ringraziamento va alla Parrocchia, a don Mario e ai parroci dei paesi limitrofi, alla Pro Loco, ad Una finestra su Brandizzo, alla Lilt, all’Associazione Commercianti, al Centro Medico, a Ballando sul Mondo, alla Scuola, alle insegnanti e ai genitori dei compagni dei miei figli (Zoe e Nathan) che ci sono stati vicini sin dall’inizio e lo sono tutt’ora. Sono un supporto importante per i bambini e per me. Per la grande professionalità e umanità non posso che ringraziare Roberto Seforis , gli avvocati Luca Calabrò e Stefano Mezzanoglio che mi sono accanto in questa situazione. Ho percepito la vicinanza di tutta la popolazione, anche da chi non ci conosce».
Nel ringraziare le istituzioni, Daniela precisa: «Ringrazio le istituzioni, non tutte. Infatti, nei giorni successivi alla morte di Peppe ero molto indignata perché io ho appreso la notizia dell’incidente dai social e questo perché mi sono svegliata alle 5. Se mi fossi svegliata dopo lo avrei appreso dai giornalisti che dalle 7.30 di quella mattina erano fuori da casa mia. Non ho avuto una comunicazione ufficiale del decesso di mio marito. Forse non sapevano come porsi, non so cosa sia successo, ma qualcosa non ha funzionato e non è accettabile».
«Peppe mi ha lasciato in eredità gli amici»
Durante i funerali di Peppe Sorvillo è emerso il cuore degli amici che oggi seguono passo passo Daniela e i suoi bambini: «Gli amici c’erano - dice Daniela - ci sono sempre di più oggi e ci saranno. Gli amici sono la grande eredità che Peppe mi ha lasciato, lui credeva molto nel senso dell’amicizia ed era ricambiato. Era una persona buona e sempre disponibile. Noi siamo venuti qui da soli, lasciando le nostre famiglie nel paese di origine (erano presenti, ma lontane quindi non potevano vivere la nostra quotidianità) e a Brandizzo gli amici sono diventati la nostra famiglia. Non ci lasciano mai da soli, sono il nostro perno. Ringrazio i miei colleghi di Eurospin e degli altri punti vendita che mi hanno donato sei mesi di ferie. In questo modo potrò stare accanto ai miei bambini e seguire le pratiche burocratiche che sono molte. Il sindaco Paolo Bodoni ci è stato accanto e lo è ancor oggi facendo molto di più di quello che deve fare un primo cittadino. E’ stato veramente eccezionale mi ha guidata per alcuni documenti, mi è stato di supporto morale. E’ una persona unica con grande umanità». Brandizzo non si ferma qui, resterà sempre al fianco di Daniela, Zoe e Nathan.