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I cinghiali distruggono le colture, oltre al danno... la beffa

Così si aggravano ulteriormente la già difficile situazione causata dalla prolungata siccità estiva.

I cinghiali distruggono le colture, oltre al danno... la beffa
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La campagna agraria 2022 sta volgendo al termine e anche quest’anno le incursioni dei cinghiali nelle colture hanno generato un calo importante nelle produzioni, aggravando ulteriormente la già difficile situazione causata dalla prolungata siccità estiva.

I cinghiali distruggono le colture

La campagna agraria 2022 sta volgendo al termine e anche quest’anno le incursioni dei cinghiali nelle colture hanno generato un calo importante nelle produzioni, aggravando ulteriormente la già difficile situazione causata dalla prolungata siccità estiva. In alcune realtà le produzioni sono state totalmente azzerate per cui gli agricoltori hanno dovuto ricorrere a metodi di difesa passivi quali recinzioni, la cui realizzazione, manutenzione e sorveglianza è sicuramente antieconomica. Questa è una situazione insostenibile, proprio nel periodo storico in cui la congiuntura economica determina una evidente penuria di tutti i prodotti agricoli, a partire dai cereali e foraggi.

Oltre al danno... la beffa

Sul fronte degli indennizzi riguardanti i danni alle colture, CoAARP chiede la necessità di un rapido piano di rientro per saldare il dovuto arretrato con lo stanziamento di fondi straordinari. Alcune ATC non hanno ancora saldato i danni del 2018 nonostante la Regione Piemonte abbia stanziato i fondi per il rimborso dei danni della campagna 2021. L’erogazione di questi fondi è essenziale in questo delicato periodo storico al fine di assicurare liquidità alle attività imprenditoriali, ed è oggi più che mai indispensabile al fine di garantire l'esistenza stessa delle aziende agricole! Considerando che questi enti evidenziano gravi inefficienze organizzative e gestionali, CoAARP chiede che gli ATC e CA vengano estromessi dalla gestione dei fondi per il risarcimento dei danni affidando l’erogazione direttamente dalla Regione Piemonte mediante l’organismo erogatore dei fondi europei per l’agricoltura (ARPEA). E’ necessario garantire l’erogazione del saldo entro 30 giugno dell’annata successiva, così come già avviene per i fondi europei.

Inoltre, mentre le quotazioni delle commodity agricole sono in continua ascesa, sa di beffa la stima dei danni periziati sulla media dei prezzi rilavati da ISMEA sull’ultimo triennio. Il CoAARP chiede in modo perentorio la stima del danno con prezzo indicato dalla Camera di Commercio al momento della perizia! Le Perizie e le stime dei danni causati alle coltivazione agrarie devono anche tenere conto degli attuali reali costi di produzione delle colture (mezzi tecnici, ore lavorative, ecc..).

CoAARP insiste anche sulla richiesta di garantire il risarcimento totale agli imprenditori agricoli dei 2 costi per l’acquisto, la realizzazione, la manutenzione e la sorveglianza di eventuali barriere di protezione alle colture e dei sistemi di cattura in autodifesa.
In ultimo grida vendetta considerare il risarcimento dei danni “aiuto di Stato” includendo l’importo erogato nel calcolo del plafond del regime de minimis delle aziende agricole risarcite, in quanto la soglia è troppo limitata rispetto all’entità dei danni rilevabili nel triennio.

Il vero aiuto di Stato sarebbe risolvere una volta per tutte questa emergenza ma, per ora, ancora una volta la politica cerca di prendersi beffa dell’imprenditoria agricola piuttosto che affrontare seriamente l’emergenza cinghiali!

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