I lampioni spenti si accendono, ma arriva una multa
Sanzionato il consigliere Antonio Tamburelli, che aveva denunciato il disservizio con un volantino affisso all'Albo Pretorio.

L’illuminazione pubblica non funziona, le segnalazioni non risolvono il problema. E allora, il consigliere di opposizione Antonio Tamburelli, pensa bene di stampare e affiggere un volantino nel quale segnala la situazione che si protrae da mesi. Risultato? Che sì Tamburelli riceve una sanzione ma l’illuminazione pubblica in tre giorni viene ripristinata. Ecco quanto successo e portato all’attenzione del Consiglio da Tamburelli che non si è assolutamente lamentato della multa ma dei modi in cui un cittadino è stato ascoltato, cioè infrangendo la legge. Diversamente sarebbe stato risolto?
I lampioni spenti si accendono, ma arriva una multa
«Questo mio intervento non è un'interrogazione - spiega Tamburelli - ma semplicemente una dichiarazione personale, in relazione ad un fatto accadutomi, che credo degno di attenzione e che possa portare a qualche riflessione. A seguito di una mia segnalazione, protocollata nell'estate scorsa, con cui comunicavo il mal funzionamento di molti lampioni (più del 30%) di una via cittadina, dopo parecchio tempo, visto il mancato interessamento di chi di dovere, anche dopo avvisi verbali, ho provveduto a segnalare il problema attraverso un volantino, redatto a mano, affisso all'Albo Pretorio del Comune, oscurando un manifesto dell'IMU datato dicembre 2024. Devo ammettere che la cosa ha funzionato bene: nel giro di tre giorni tutto è stato sistemato, ma sono rimasto un po' perplesso sui costi dei diritti di segreteria, che sono ammontati a ben 53 euro per la pubblicizzazione: un po' tanto. Forse, in futuro, qualche riflessione sull'ascolto di un cittadino e sui suoi diritti, credo debba essere fatta. Vorrei auspicare, infine, che, con una disponibilità di sei architetti che lavorano per il Comune, quattro sulle grandi opere e due nell'ufficio, forse un po' più di attenzione allo stato dei beni comuni e dell'ordinaria manutenzione, fosse sviluppata».
Come detto i costi sostenuti dal consigliere post pubblicazione, si configuravano come una sanzione come ha specificato anche, a fine Consiglio, il capogruppo d’opposizione Matteo Capizzi.