Ci sono storie, e di questo ne siamo sempre più sicuri, che possono accadere solo a Chivasso.
I soldi delle multe usati per comprare l’albero di Natale del Campus
Ma andiamo con ordine. E’ nota a tutti la polemica sulla nuova ZTL Scolastica istituita dall’amministrazione guidata dal sindaco Claudio Castello, che in nome della «sicurezza» si è trasformata in una macchina da soldi in grado di portare almeno 20 mila euro al giorno nelle casse di Palazzo Santa Chiara (o almeno, questo è quello che sappiamo in attesa che qualcuno si degni di rispondere alle nostre richieste di avere i dati ufficiali delle sanzioni elevate nel primo mese di attivazione delle telecamere).
Una variazione da 200 mila euro
Un tesoretto non da poco, tanto che nell’ultimo Consiglio Comunale l’assessore Chiara Casalino ha presentato (per competenza) una variazione di bilancio (immaginiamo la prima di una lunga serie…) da 200 mila euro per «Adeguamento in relazione alle risultanze della gestione della previsione delle Sanzioni per violazioni al Codice della Strada». Tolta la quota del Fondo crediti di dubbia esigibilità pari a 88 mila 940 euro (anche se ad oggi è un vanto dell’amministrazione ribadire che «Tutti pagano»), i soldi rimasti saranno spesi per nuova segnaletica e cartellonistica per le aree pedonali scolastiche (55 mila euro), attrezzature per il Corpo di Polizia Municipale, funzionali all’accertamento delle violazioni (30 mila euro – etilometro etc) e manutenzione ordinaria strade comunali (15 mila 60 euro).
Restano 11 mila euro di «quota libera residuale», ed è proprio qui che in molti hanno storto il naso: se 4 mila euro sono stati destinati alla comunicazione del Distretto Urbano del Commercio, ben 7 mila euro (soldi ricordiamo legati alle multe per la ZTL Scolastica) permetteranno a Castello & Co di realizzare il maxi albero di Natale al Campus delle Associazioni di via Baraggino, area in cui da sempre si muove come dominus l’assessore alla cultura Gianluca Vitale, «papà» dell’Officina Culturale (che continua a rappresentare pur non avendo più incarchi ufficiali) in tutte le sue declinazioni.
Tutto legittimo, per carità, ma sull’opportunità di spendere 7 mila euro per le luminarie al Campus, frequentato fin che si vuole ma sempre per attività sportive e culturali che spesso sono a pagamento.