I vandali distruggono la stufa porta libri a Rodallo di Caluso. E’ stata realizzata con fondi privati, è stata voluta dal Concorso Letterario Amilcare Solferini.
I vandali distruggono la stufa porta libri
Perché viene a mancare così spesso il rispetto per le cose altrui? Per il bene comune? Per i gesti e gli oggetti condivisi? Forse una risposta non c’è o forse va cercata nel marasma dello scarso senso civico, del volere dimostrare a se stessi, e agli altri, che si è capaci di fare cose che si considerano “originali”, ma che poi alla fine sono solo gesti dettati dall’ignoranza, forse dalla noia, sicuramente dalla scarsità o addirittura dalla mancanza totale di interessi costruttivi. Una dimostrazione tangibile di tutto ciò è stata riscontrata pochi giorni fa in frazione Rodallo dove a fare le spese di un atto vandalico, o di una bravata, è stato uno spazio gratuito dedicato ai libri.
La denuncia
«Questo spazio gratuito, in pratica una stufa in ceramica di Castellamonte in disuso che avevo posizionato davanti al mulino di mia proprietà – dichiara Alessandro Actis Grosso – era stato costituito con denaro privato voluto dal Concorso Letterario Amilcare Solferini con l’obiettivo di rendere più bello e meno assoggettato alla bruttezza anche intellettuale questo luogo. Con rammarico ho pubblicato sui social le foto del danno fatto, con massimo dispiacere è stata distrutta la porta magistralmente costruita da Enzo Mardegan della stufa “Riscaldiamoci con la cultura” che contiene pubblicazioni libere e gratuite, che fortunatamente non sono state vandalizzate né portate via, non ne avevo dubbio. Non mi resta che dire grazie a colui o coloro che si annoiano e ricordo che la noia si combatte con l’associazionismo e il volontariato, non compiendo atti vandalici o bravate in giro per i paesi. La porta verrà assolutamente risistemata a spese nostre, anche perché vogliamo spazi belli per il nostro piccolo paese, non luoghi di degrado».
Considerazioni molto giuste e condivisibili quelle espresse da chi, come Alessandro Actis Grosso, non solo la promuove, ma la condivide realmente, lui che anni fa ha dato vita al Concorso Letterario Amilcare Solferini, oggi capace di accogliere centinaia di scritti, tra poesie e racconti, provenienti non da tutta l’Italia, ma anche da Paesi europei e oltre oceano. Un appello a chi ha commesso questo atto deplorevole e sicuramente tutt’altro che intelligente forse varrebbe la pena di lanciarlo.
«Come sempre – dice Alessandro Actis Grosso – se colui che ha creato questo danno vuole recuperare la propria coscienza può fare una piccola donazione economica alla Chiesa di San Rocco, sempre ben accetta».