Il calcio era la sua passione: il paese piange Franco Panti
Si è spento all’età di 67 lasciando tantissimi ricordi di lui e della sua gentilezza
Era la punta, uno dei migliori giocatori che la società US Saluggese abbia mai avuto. Franco Panti, infatti, resterà nelle menti dei tanti che l’hanno visto giocare sui campi da calcio del territorio per la sua bravura.
Il calcio era la sua passione
Era la punta, uno dei migliori giocatori che la società US Saluggese abbia mai avuto. Franco Panti, infatti, resterà nelle menti dei tanti che l’hanno visto giocare sui campi da calcio del territorio per la sua bravura. «Un’ottima ala sinistra, un giocatore veloce con un buon sinistro e soprattutto un bel tiro» lo ricorda così l’amico nonché compagno di squadra Marco Formica. Erano gli Anni Settanta quando Panti ha cominciato la sua esperienza nel mondo del calcio come giocatore. «Era un giocatore molto pericoloso – racconta ancora Formica – Aveva un ottimo scatto. Insomma, era un bravo giocatore che ha spesso segnato. Ma soprattutto era un bravo ragazzo, sempre disponibile». La mente dei tanti che se lo ricordano sul campo torna indietro di anni, quando le sue prodezze lasciavano tutti senza parole sia sugli spalti che in panchina. Era un grande giocatore che, appese le scarpe al chiodo, ha deciso di trasmettere la sua passione e le sue capacità ai piccoli saluggesi. E così, sempre per l’Us Saluggese ha ricoperto il ruolo di allenatore dei pulcini. Insomma, ha dedicato tanto del suo tempo al paese dove da piccolo è giunto insieme alla sua famiglia dalla vicina Palazzolo.
Il ricordo
Panti, infatti, era originario di Palazzolo ed era arrivato da giovane a Saluggia quando i suoi aprirono la panetteria in via Lusani. Un’attività molto conosciuta e apprezzata in paese, e Franco spesso, come il fratello, aiutava i genitori. Un lavoro che però non ha ereditato. Infatti, aveva scelto di intraprendere la carriera in DiaSorin, dove ha lavorato sino al raggiungimento della pensione. Qui ha lasciato uno splendido ricordo tant’è che anche nel giorno del suo ultimo saluto alcuni colleghi hanno voluto esser presenti.
«Era un uomo buono e sempre cordiale, mai uno screzio o una parola fuori posto – ricordano ancora gli amici – Era un grande appassionato di calcio, tifava Milan ma gli piaceva seguire tutto il campionato e non solo. Era una persona divertente, non lo dimenticheremo mai».
Panti si è spento a 67 anni lasciando un grande vuoto nella vita della moglie Maurizia, della figlia Sonia con Denis e Federico, della cognata Piera e del nipote Massimo.