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Il Canavese piange Rossano, sportivo e cinofilo

Due comunità sono in lutto per la scomparsa del 51enne.

Il Canavese piange Rossano, sportivo e cinofilo
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Due comunità sono in lutto per la scomparsa di Rossano Giraudo, 51 anni: si tratta di Foglizzo e Favria, due paesi che si stringono nel dolore più profondo.

Il Canavese piange Rossano

Due comunità sono in lutto per la scomparsa di Rossano Giraudo, 51 anni: si tratta di Foglizzo e Favria, due paesi che si stringono nel dolore più profondo.
Rossano, infatti, risiedeva con la moglie a Favria, ma era originario di Foglizzo.
Proprio nel suo paese natale tornava spesso per rivedere i luoghi della sua infanzia e gli amici di sempre, quelli che con lui avevano trascorso tanti anni assieme.
E proprio loro sono adesso sconvolti per la perdita di un amico caro e giovane, con ancora tutta la vita davanti a sé.

I ricordi

E’ Enrico Scienza, vicesindaco del Comune di Foglizzo, a lasciare un commosso ricordo: «Rossano - ricorda Scienza- è stato il mio più caro amico, avevamo la stessa età. Abbiamo trascorso insieme gli anni dell’adolescenza, ho bellissimi ricordi, come se fosse ieri. La scuola, le feste nella sua grande casa, le domeniche trascorse all’oratorio quando lui adorava giocare a calcio mentre a me non piaceva per nulla quello sport. Poi la patente e la festa dei coscritti, e poi, ancora, la prima fidanzata e infine, mi rivedo a fare da testimone delle sue nozze, e lui pure, delle mie.
Le nostre strade si sono poi divise anche se ci incrociavamo ancora qualche volta per caso. Era un ragazzo semplice, umile, tutto quel che si faceva a lui andava sempre bene, non c’era mai da sindacare, proprio bravo».
Rossano aveva studiato per fare il grafico pubblicitario, aveva trovato un impiego in una tipografia e poi, negli ultimi anni, in un’azienda del territorio. Era un appassionato cinofilo e sportivo.
«Una famiglia la sua davvero rispettabile - conclude Scienza - porgo le mie più sentite condoglianze alla mamma Domenica e al fratello Gabriele».
Un ricordo, sui social, arriva anche da Antonio, suo amico d’infanzia: «Svegliarsi al mattino e apprendere una notizia che ti mette una tristezza così non è accettabile... Caro amico sei stato una persona buona simpatica e di compagnia... Ne avevamo fatte tante in gioventù e tante serate in discoteca... Ti ricordi la mia famosa frase in birreria che avevo fatto scompisciare dal ridere tutto il locale? Ma si quello stempiato con i capelli lunghi... Ecco e rimasta nella storia... Quante serate al Milù... E ancora prima quante partite a pallone calcetto e tanto altro ancora...
Fino a che hai trovato la tua compagna di vita e sei andato a vivere a Favria e le nostre strade man mano si sono divise... Ma ogni occasione che ci siamo visti e sempre stato un piacere... Rossano sarai sempre nel mio cuore».

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