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Il Comune chiude la scuola dell'infanzia: "Sono ancora in corso le verifiche"

L'intervento dell'assessore ai lavori pubblici di Cigliano, Giuseppe Iaccheo.

Il Comune chiude la scuola dell'infanzia: "Sono ancora in corso le verifiche"
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Il Comune di Cigliano chiude la scuola dell'infanzia Ortensia Marengo. L'assessore ai lavori pubblici Giuseppe Iaccheo spiega: "Sono ancora in corso le verifiche".

Il Comune chiude la scuola dell'infanzia

E' ormai un dato di fatto: la scuola dell'infanzia Ortensia Marengo è stata chiusa dal Comune di Cigliano perché pericolosa.

Una vicenda che ha provocato non pochi disagi alla comunità e soprattutto ai genitori dei bimbi che non sanno ancora dove partiranno, e se partiranno, le lezioni lunedì 14 settembre.

Il lavoro dell'Amministrazione

A voler fare un quadro della situazione dell'immobile è l'assessore ai lavori pubblici Giuseppe Iaccheo:

L’Amministrazione comunale e gli uffici competenti hanno profuso il massimo impegno e la massima collaborazione coinvolgendo tutti gli enti, in seguito alla drammatica chiusura della scuola dell’infanzia Ortensia Marengo, per i sopravvenuti dissesti statici. A tale riguardo l’Amministrazione comunale, per favorire la massima trasparenza e contrastare il diffondersi di fake news, comunica che i gravi dissesti strutturali che interessano il plesso scolastico coinvolgono le seguenti parti: il terreno di fondazione, le fondazioni, la struttura di pilastri e travi, non ultimo la copertura cioè il tetto.

In merito a ciò si segnala che l’inagibilità totale della scuola dell’infanzia è il risultato di un insieme di concause: se il terreno e le fondazioni comportano un'inagibilità temporanea, purtroppo la copertura, a seguito di un approfondito sopralluogo, rappresenta senza ombra di dubbio la causa di inagibilità totale poiché causa di potenziali cedimenti localizzati.

L’attenzione dell’Amministrazione comunale sulla sicurezza degli edifici scolastici è stata, è, e sempre sarà un principio ed una priorità fondamentale e indiscutibile.

Guidati da ciò sono stati condotti a luglio degli accertamenti tecnici specialistici riguardanti le problematiche strutturali inerenti il terreno e le fondazioni. Tale prima analisi, concretizzata attraverso uno studio di fattibilità tecnico economica, ha analizzato e confermato che il preoccupante quadro fessurativo della struttura è causato da cedimenti differenziali delle fondazioni. Questo fenomeno è diventato tanto più evidente negli ultimi mesi e, grazie a questo primo progetto, è stata elaborata una possibile soluzione degli stessi.

È fondamentale tuttavia chiarire questo aspetto due: fermare i cedimenti differenziali non farà riacquisire l’agibilità della struttura. Difatti, come già anticipato, le problematiche sono complesse e riguardano anche le altre parti della struttura. Sarà dunque premura di codesto ente procedere ad affidare le necessarie ulteriori analisi riguardati la struttura di pilastri e travi nonché della copertura per concludere l’esame delle problematiche e la conta dei danni, la quale ad oggi risulta essere assolutamente parziale e assai lontana dal reale ammontare.

Qualunque diversa interpretazione della realtà dei fatti rappresenta un’ipotesi infondata, avvenuta, al limite tra la strumentazione politica, lo sciacallaggio e illazione.

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