IL FATTO

Il medico della Collina, Carmelo Catalano si dimette

"Lo Stato mi considera un costo e non una risorsa".

Il medico della Collina, Carmelo Catalano si dimette
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Il medico della Collina, Carmelo Catalano si dimette. Venerdì 19 giugno 2020 sarà il suo ultimo giorno di lavoro. Una scelta sofferta ma secondo lui obbligata.

 Catalano si dimette

Fuori dalla porta dello studio medico del dottor Carmelo Catalano è affisso un cartello che recita così: «Io sottoscritto Catalano Carmelo comunico ai miei assistiti la recessione dal rapporto di convenzione in qualità di medico di famiglia a partire dal 20 giugno 2020. Fino a tale data continuerò a fare il medico con la stessa dedizione di sempre. In ogni caso resto a disposizione di tutti, per ciò che sia burocratico o clinico rimanendo in contatto con il nuovo medico che avrete scelto. Mi auguro che da parte vostra ci sia grande comprensione, visto che lo Stato mi considera un costo e non una risorsa».

La cessazione dell'incarico di medico

Sul sito dell’Asl To4 è presente una determina che ha come oggetto la cessazione dell’incarico di assistenza primaria di Catalano che è titolare a tempo indeterminato nell’ambito territoriale che comprende i Comuni di Chivasso, Brandizzo, Brozolo, Brusasco, Cavagnolo, Casalborgone, Castagneto Po, Foglizzo, Lauriano, Montanaro, Monteu da Po, San Sebastiano Po e Verolengo. «Mi sono dimesso - dice Catalano - dopo 28 anni che svolgevo questa professione. E’ tutto scritto sul foglio che è esposto fuori dallo studio. Ho presentato le dimissioni, è tutto nella norma e sarà nominato un sostituto. E’ la macchina burocratica che uccide questo mestiere. Io sono un medico che anche in quest’occasione di emergenza sanitaria sono in trincea, non mi spaventa la malattia. Non voglio polemizzare, ho fatto la mia scelta. Non ho mai avuto problemi con l’Asl e con i pazienti anzi, la gente è la mia forza. I medici sono abbandonati, ma questo è un discorso a livello nazionale e non voglio entrare nel meccanismo. Non aprirò uno studio privato, questo no. Ribadisco, ho fatto la mia scelta, ma senza polemica». Venerdì 19 giugno sarà il suo ultimo giorno di lavoro.

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