Il paese dice addio a Patrizia Arata

In questo autunno triste, con una pandemia in corso la notizia della scomparsa di Patrizia Arata è stato un altro duro colpo che ha portato tristezza a Brandizzo dove lei viveva ed era molto conosciuta.
Patrizia è morta all’alba di giovedì 29 ottobre in seguito ad un tumore che gli era stato diagnosticato tre mesi fa.

Addio a Patrizia

Patrizia era una di quelle persone che era solito vedere per Brandizzo che sbrigava le sue faccende quotidiane. Era una donna e mamma eccezionale che si dedicata a tutta la sua famiglia con grande amore.
«Patrizia era Patrizia... unica, allegra, vivace e altruista - inizia così il toccante ricordo di Antonella Gasparini, grande amica di Patty - La mia terzogenita ha pochi anni di differenza da suo figli Simone e quindi abbiamo condiviso gli anni delle scuole dei ragazzi. E lì ho avuto modo di conoscere che grande persona fosse Patty. Amava cucinare, si dedicava con passione a preparare le portare culinarie ed era molto brava, un vero talento. Aveva lavorato, in passato in una mensa a Torino, e hanno partecipato all’ultimo saluto anche alcune sue ex-colleghe. Mancherà davvero molto. Parole ce ne sarebbe molte per descriverla, lei era davvero unica e resteremo amiche per sempre.

I suoi affetti

Una famiglia felice la sua, una «squadra vincente» quella che formava con il marito Roberto e il figlio Simone con cui condivideva l’amore per la musica. Roberto e Simone infatti facevano parte della filarmonica mentre Patrizia aveva cantato nel coro The Squash Blossom Gospel Choir.
Tre anni fa con i suoi coscritti del 1967 erano stati i priori della festa patronale.
Un legame costante quello con i suoi coetanei che hanno preso parte anche alla recita del rosario che si è svolto venerdì 30 ottobre. Patrizia ha la sciato un grande vuoto nella vita di suo figlio Simone, di suo marito Roberto, della mamma Camilla e del fratello Maurizio con Elena. I funerali si sono svolti nella chiesa parrocchiale di Brandizzo.