verolengo

Il paese piange Casetto, appassionato di bocce e pesca

Il ricordo degli amici del Laghetto.

Il paese piange Casetto, appassionato di bocce e pesca
Pubblicato:

Martedì mattina Verolengo si è svegliata con la triste notizia della scomparsa di Claudio Casetto all’età di 74 anni.

Il paese piange Casetto

Nato e cresciuto a Verolengo, era molto legato al mondo dell’associazione locale.

Claudio, infatti, sino alla chiusura del circolo era socio e anche consigliere del direttivo del circolo bocciofilo «La Sirena». Amava il gioco della bocce e quel circolo di via Giuseppe Di Vittorio era uno dei luoghi che frequentava nel tempo libero.

Così come il laghetto dei Roveri in località Benne. Lì, nella sede del Gruppo Pesca Sportiva di Verolengo presieduto ora da suo fratello Orfeo, ha trascorso splendide giornate in allegria e divertimento. Era sempre presente alle gare, molte quelle che ha vinto nel corso degli anni.

Il ricordo degli amici del laghetto

E sono proprio gli amici del gruppo a ricordarlo: «Non avremmo mai immaginato di dirti addio così velocemente. Ci mancherai terribilmente e vorremo poter tornare indietro per ritrovarti ogni mercoledì sulla sponda del nostro laghetto, con le tue canne che, alcune volte distrattamente, lasciavi incustodite e come il pesce abboccava al tuo amo, la tua canna andava a spasso per il laghetto. Velocemente chi era presente al laghetto andava (a volte anche con la barca) a recuperarla. Ogni giorno di apertura del laghetto, portavi lì il tuo cane a spasso. Lasci un posto vuoto al pranzo del mercoledì e sentiremo la tua mancanza. Piangeremo la tua assenza ma non riusciremo a sentirti distante. Ricordati Claudio che quelli che amiamo, non se ne vanno, ci camminano accanto ogni giorno invisibili. Non ci sono addii per noi... ovunque tu sia, sarei sempre nei nostri cuori. Ti ricorderemo sempre con gioia, i tuoi amici del Gpsv».

Ma oltre alla pesca, Claudio era solito anche partecipare agli appuntamenti culinari, alle feste che il gruppo organizzava dopo le gare di pesca. Perché lui amava molto stare in compagnia, trascorrere il tempo libero con gli amici con i quali condivideva la sua passioni.

Era volontario del Santuario

Un uomo brillante che ha dedicato tanto tempo anche al Santuario della Madonnina. Era uno dei volontari del Santuario. Si occupava della pulizia del luogo di culto e della cura dei giardini insieme agli altri volontari.

Ma Claudio era molto conosciuto nel Chivassese anche per la sua professione. Fino alla pensione, infatti, aveva lavorato alla Rivoira di Chivasso, prima come saldatore poi, con il passare degli anni si era occupato della gestione dell’ossigeno all’interno delle strutture ospedaliere. Con la sua scomparsa lascia un grande vuoto nella vita della moglie Piera, i figli Enrico e Andrea con Silvia, i fratelli Orfeo, Tiziano, Sandro e la sorella Daniela.

Seguici sui nostri canali