Il paese piange Catia, donna dallo splendido sorriso
Per anni ha vissuto a Settimo, città nella quale lavorava.
Nessuno potrà mai dimenticarsi quello splendido sorriso che «indossava» sempre, anche durante gli ultimi anni, i più duri, quelli che l’hanno vista combattere senza sosta il male. Catia Cagnotto era una donna molto apprezzata, alla quale tutti volevano bene.
Il paese piange Catia
Nessuno potrà mai dimenticarsi quello splendido sorriso che «indossava» sempre, anche durante gli ultimi anni, i più duri, quelli che l’hanno vista combattere senza sosta il male. Catia Cagnotto era una donna molto apprezzata, alla quale tutti volevano bene. La notizia della sua scomparsa, all’età di 54 anni, mercoledì 10 marzo all’ospedale Molinette di Torino, ha lasciato il territorio sotto choc. Catia era molto conosciuta sia a Settimo Torinese che a Torrazza Piemonte. Nella prima realtà, infatti, Catia ha abitato sino al 1991 e qui lavorava anche all’interno dell’azienda Carioca come addetto alle macchine. E proprio in questa fabbrica, dove ha iniziato a lavorare nel 1986, ha incontrato l’amore della sua vita.
Donna dallo splendido sorriso
«Mi sono innamorato subito del sorriso di Catia e lei, nonostante la differenza di età, ha ricambiato questo sentimento - racconta il marito Quintino Pastore - Siamo stati insieme per più di 30 anni, era il 1987 quando abbiamo iniziato a frequentarci. In Carioca tutti la apprezzavano, era una donna puntuale e precisa anche nella vita. E proprio in azienda, sia la sera della sua scomparsa che il giorno seguente, si sono fermati per ricordarla».
Insieme hanno, appunto, vissuto a Settimo sino a quando non hanno deciso di trasferirsi a Torrazza. Era il 1991 quando sono arrivati in questa piccola realtà dove hanno cresciuto la loro figlia Giada.
«Catia e Giada stavano organizzando la festa per il 18esimo compleanno di Giada - racconta anche Quintino - con i suoi coscritti. Seguiva nostra figlia nel mondo della danza, aiutava spesso durante i saggi a titolo gratuito la scuola.
La mia amata era una donna buona e gentile, mai una parola fuori luogo, mai un’offesa a nessuno. Di lei subito colpiva il suo sorriso, poi i suoi modi». Era una persona formidabile come la ricordano le amiche. Aveva la passione per la musica e soprattutto per i Pooh che seguiva nei concerti. Amava poi il mezzo punto, i film e i viaggi.
Sognava l'America
«Catia sognava di vincere la malattia per poter andare a far visita a mia sorella in America - spiega Quintino - Avrebbe tanto voluto vedere le Cascate del Niagara. Ma il male l’ha strappata alla vita. Aveva un tumore. Nel 2018 era riuscita a sconfiggerlo, anche grazie ad un intervento all’ospedale di Asti. Ma lo scorso dicembre, dopo mesi di controlli, abbiamo scoperto una recidiva. A febbraio è entrata in ospedale e lì è mancata proprio nel giorno in cui sarebbe stata dimessa. Voglio ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini tra cui l’Adi e Olga».