Il paese piange il fondatore della Croce Rossa
Sergio Capella, 81 anni, era conosciuto per il suo assiduo impegno nel mondo del volontariato locale.
E’ stato uno dei fondatori della Croce Rossa di Montanaro, uno dei primi volontari a prendersi cura degli infermi del paese. Addio a Sergio Capella.
Il paese piange il fondatore della Croce Rossa
E’ stato uno dei fondatori della Croce Rossa di Montanaro, uno dei primi volontari a prendersi cura degli infermi del paese. Sergio Capella, 81 anni, era conosciuto per il suo assiduo impegno nel mondo del volontariato locale sempre affiancato dal suo lavoro, prima all’Olivetti e poi alla ex Bull di Caluso.
Il ricordo
A ricordarlo è il Presidente della Croce Rossa Italiana, Comitato Locale di Montanaro, Giorgio Borra. «E’ stato un caro amico oltre che collega- riferisce Borra- Le nostre strade si incrociarono ai tempi della fondazione dell’allora Croce Bianca, da quel momento non ci siamo mai più persi di vista. Era il 1991 quando iniziammo le prime attività di soccorso e ricordo che Sergio, più grande di me, aveva veramente tanta esperienza. Sapeva perfettamente gestire mansioni anche complicate. Si occupava della manutenzione dei mezzi, era il responsabile. E poi era autista delle ambulanze e barelliere. Un grande e bravo volontario che non mancava mai, sempre disponibile».
E la sua disponibilità ad aiutare il prossimo l’ha trasmessa alla sua famiglia, a sua nipote Sara, anch’essa crocerossina.
«E’ stato il nonno a passarmi la voglia di fare del bene per gli altri- ricorda Sara- Credeva tanto in quel che faceva. Seguire le sue orme mi fa sentire vicino a lui, ora che non c’è più».
Sergio non indossava solo la divisa di volontario della Croce Rossa.
Era anche socio del Gruppo Alpini «Lorenzo Ferrero» guidato da Tomaso Minetti. Partecipava alle numerose manifestazioni del gruppo, non mancava mai alle adunate, un volontario sempre pronto a dare una mano alle Penne Nere. E poi prendeva parte agli eventi del Centro d’Incontro di Montanaro sino a quando non è arrivata la pandemia. «Frequentava spesso il nostro centro d’incontro per anziani- riferisce l’organizzatrice Irma Bison- Si interessava alle nostre attività sociali e culturali, una persona socievole che aveva tanti interessi nella sua vita».
Una famiglia in lutto
E prima di tutto veniva la sua famiglia. Sua moglie Rosalba, l’amore della sua vita. «Ci siamo incontrati giovanissimi, all’oratorio- ricorda Rosalba- Da allora, non ci siamo mai più lasciati. Ci siamo voluti bene tant’è che sono stati cinquantotto gli anni di matrimonio». E proprio il 21 aprile prossimo avrebbero coronato il loro anniversario di matrimonio. Una vita piena di soddisfazioni, cose belle e una famiglia meravigliosa. Tanti i momenti indimenticabili trascorsi assieme alle figlie Marinella e Paola con Gian Carlo e poi gli adorati nipoti Sara, Barbara e Nicolò. Lascia il fratello Giuseppe e la cognata Teresina. I funerali hanno avuto luogo ieri, martedì 30 marzo, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, celebrati da don Aldo Borgia.