CIGLIANO

Il paese piange il suo Gesù Bambino

Guido Arborio lascia tantissimi ricordi, come le origini del suo soprannome nato proprio una notte di Natale

Il paese piange il suo Gesù Bambino
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Ha lasciato un grande vuoto a Cigliano in quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo Guido Arborio, mancato all’età di 79 anni. Erano tanti a dargli l’ultimo saluto ai funerali che sono stati celebrati nel pomeriggio di giovedì 18 gennaio presso la chiesa parrocchiale. C’erano parenti, amici, e semplici conoscenti a dargli l’addio con le lacrime agli occhi. Era molto conosciuto Guido Arborio per le sue attività nel sociale ed anche per il suo carattere affabile.

Il paese piange il suo Gesù Bambino

Tutti a Cigliano lo chiamavano «Gesù Bambino», ed ancora adesso lo conoscevano così. Un epiteto curioso che si è portato dietro per tutta la vita. Era la Notte di Natale di tanti anni fa quando l’avevano scelto per fare il Bambin Gesù nel presepe vivente del paese. Da allora è sempre stato chiamato Gesù Bambino. A ricordarlo erano i più anziani del paese che lo avevano visto nel presepe vivente, e, forse, neppure lui se ne ricordava, tanto era piccolo quando lo aveva fatto. Guido aveva lavorato nel settore automobilistico alla Pirelli. Aveva una grande passione: il calcio. Tifava per il Toro, era la sua squadra del cuore, anche negli ultimi tempi, non smetteva mai di seguire le partite in cui era il Toro a giocare. E se ne intendeva bene di questo sport tant’è che in gioventù era entrato a fare parte del mondo calcistico. Era stato un allenatore di calcio. Formava e seguiva le squadre di calcio di Cigliano che all’epoca avevano conquistato meritevoli piazzamenti. Alcuni degli atleti di quel tempo ancora oggi se lo ricordano il loro «mister», sempre pronto a spronarli a giocare in campo contro l’avversario. Era poi passato a fare il massaggiatore sportivo. Si occupava di preparare gli atleti all’attività fisica, svolgeva massaggi sportivi prima e dopo le gare. Anche gli allenatori che erano venuti dopo di lui non mancavano di chiedergli consigli, sapevano che lui conosceva questo gioco, il calcio era tutta la sua vita.

Il ricordo

«Guido lascia un bellissimo ricordo a Cigliano - riferisce il sindaco Diego Marchetti- Era un eccezionale ballerino di liscio. Aperto, socievole, non c’era un palchetto di una festa senza di lui. Un personaggio tipico, ci mancherà». «Era una gran brava persona - è il ricordo della consigliera comunale Bruna Filippi- Aveva avuto un dolore nella sua vita: la perdita prematura del figlio Luca. Non ci si può rassegnare alla morte di un figlio, è contro natura. La morte di un figlio ancora in giovane età lascia un segno nei genitori che è quasi impossibile poter superare. Quando lo si incontrava, Guido era sempre cordiale. Vedevo poi spesso sua moglie, faceva sempre piacere scambiare due parole assieme. Guido Arborio è stata una di quelle persone che ha conosciuto la “Cigliano d’un tempo” e che ha assistito ai cambiamenti del nostro paese».

Adesso, Guido è salito in cielo dal suo Luca per restare sempre con lui. Lascia la moglie Anaisma Morillo Segura, la sorella Giovanna con Mario, la cognata Vittorina, i nipoti Manuela, Christian e Laura con le rispettive famiglie.

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